Treni, orari nuovi
ma problemi vecchi
«Va persino peggio»

Soliti ritardi dei convogli diretti a Milano. Sull’app di Trenord l’alert di “guasti momentanei”. Anche 37 minuti in più per raggiungere il capoluogo

«Una persona cosa dovrebbe fare? Sono le 7.30 di mattina. Piove ed è lunedì. Il treno ha trenta minuti di ritardo. O la prendi con filosofia, altrimenti impazzisci. Non ci sono vie di mezzo». Il messaggio di una pendolare della linea Chiasso - Milano riassume bene l’esordio nei giorni lavorativi dei nuovi orari cui, purtroppo, corrispondono i soliti vecchi problemi.

Stando all’applicazione di Trenord, già alle sette di mattina si erano verificati «guasti momentanei» e agli «impianti di circolazione della stazione di San Giovanni» che hanno causato ritardi lungo tutta la direttrice e la soppressione di due treni.

Entrando nello specifico, dando un’occhiata generale ai convogli da San Giovanni verso Milano, quello delle 6.49 è arrivato a Milano Certosa con ventisei minuti di ritardo (il tratto successivo fino a Porta Garibaldi è stato cancellato). Più o meno in orario quello delle 7.03 (cinque primi in più), ben 37 minuti invece il “25025” in partenza alle 7.19 verso Porta Garibaldi. Mezz’ora per quello successivo, previsto alle 7.36 e diretto a Milano Centrale. Sedici minuti, invece, per il “25227” atteso alle 7.48, tredici per quello delle 8.05. “Soltanto” nove minuti per quello delle 8.19, va peggio invece al 25511 delle 8.36 che totalizza tredici minuti.

Disagi anche nel tardo pomeriggio. Per citare solo alcuni dei ritardi registrati, Il 25261 (partito da Rho alle 16:43 e diretto a San Giovanni) viaggiava con quattordici minuti in più «per le ripercussioni di un guasto momentaneo che ha rallentato la circolazione ferroviaria di tutta la direttrice». Il 25263, atteso a San Giovanni alle 16.49, è proceduto con diciannove minuti accumulati «per le ripercussioni della sosta prolungata di un altro treno, che ha rallentato la circolazione ferroviaria della direttrice».

Problemi anche sulla Molteno Como. A riportare i disagi è il comitato pendolari Como Lecco: «A causa di un guasto agli impianti, il 5202 è arrivato a Como con 47 minuti di ritardo, di cui 33 persi a Merone senza che venissimo avvisati del ritardo che avrebbe accumulato, con capotreno e macchinista non a bordo. Arrivati a Merone, il capotreno e il macchinista sono scesi dal treno, senza dire niente a nessuno, siamo rimasti in questa situazione -da soli- per circa 33 minuti: nessun avviso in stazione e sull’app di Trenord. Il treno era parcheggiato e “abbandonato” con i passeggeri a bordo».

Atteso da settimane e pubblicato a ridosso dell’entrata in vigore, il nuovo orario di Trenord ha scontentato diversi pendolari. In particolare, i viaggiatori della Chiasso Milano contestano le modifiche sul 7.13 da Como San Giovanni, uno dei più utilizzati, spostato alle 7.03 pur arrivando a destinazione alla stessa ora.

Infine, la Chiasso Milano è fra le dieci tratte peggiori d’Italia secondo “Pendolaria”, il dossier stilato da Legambiente. Per la precisione, si posiziona quarta, subito dietro alle ex circumvesuviane, la Roma Nord – Viterbo e la Roma S. Paolo – lido di Ostia. A livello regionale, è ovviamente la maglia nera della Lombardia, scalzando dalla vetta la Brescia-Casalmaggiore-Parma. Il poco invidiabile record è stato raggiunto a causa del numero di ritardi e soppressioni senza preavviso, registrati nell’arco dell’anno e del sovraffollamento dei treni.

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