Cdo Como, si cambia: «Maggiore solidità con il nuovo statuto»

L’assemblea Cinquecento soci dovranno esprimersi sul passaggio da associazione a personalità giuridica. Marco Mazzone: «Una garanzia per le nostre imprese»

All’ordine del giorno della prossima assemblea di Cdo Como, in programma giovedì, c’è la variazione dello Statuto perché l’associazione possa richiedere a Regione Lombardia il riconoscimento di personalità giuridica.

«Si tratta di un passaggio molto importante – ha spiegato il presidente Marco Mazzone – la richiesta di iscrizione nel Registro regionale della Lombardia delle persone giuridiche trasforma la nostra associazione. Un cambiamento che avviene dopo un percorso di pianificazione e di consolidamento anche a livello finanziario».

La richiesta sarà proposta ai soci, circa 500, invitati all’assemblea a Villa Guardia per chiedere che avallino il cambio di Statuto che permetterà di sottoporre la domanda alla Regione. Per l’importanza, anche formale, della scelta, sarà presente in assemblea un notaio.

La richiesta potrà essere approvata se otterrà la maggioranza dei voti. «Il vantaggio di questa trasformazione è nella garanzia di continuità anche economica che la Cdo di Como potrà ottenere nel futuro – continua Mazzone - Non si tratta solo di un cambiamento formale, ma sostanziale».

Una scelta che è stata già compiuta da altre Cdo in Italia e che è quindi in linea con le intenzioni espresse a livello nazionale. Sarà infatti presente in assemblea Guido Bardelli, presidente nazionale Cdo, che interverrà proprio su questo tema, mentre sarà affidato all’avvocato Marco Masi il compito di illustrare in cosa consiste, da un punto di vista tecnico, il passaggio da associazione a “personalità giuridica”.

Le ragioni della modifica

La scelta dell’associazione comasca avviene in un momento di grande trasformazione per tutto il Terzo settore che è stato invitato a confluire nel Registro nazionale per riorganizzare i “nuovi” Ets. Cdo Como si orienta invece sulla strada della personalità giuridica: «Abbiamo valutato che questa forma ci dia maggiore solidità per il futuro e garanzia di poter proseguire nel nostro ruolo di dare supporto agli imprenditori secondo le diverse modalità che ci caratterizzano e con la massima trasparenza», aggiunge Marco Mazzone. Tra le diverse attività, Cdo Como si occupa anche di formazione e proprio in occasione dell’assemblea sarò presentato dal direttore Marco Molinari il programma della Cdo Academy Como che riprenderà i suoi corsi dal prossimo settembre.

Le prossime sfide

Il titolo dell’assemblea è “Un luogo per un cambiamento possibile”: sarà Franco Nembrini, affiancato dall’esperienza dell’imprenditore Attilio Briccola, a commentare insieme ai presenti cosa muove la capacità di cambiare, la sua necessità e il suo senso più profondo.

In un momento in cui gli imprenditori stanno affrontando sfide importanti in termini di trasformazione, si vuole offrire un’analisi a partire da tre punti: gestione del personale, inflazione e innovazione tecnologica. C’è poi una quarta sfida, quella della transizione ecologica. «Si deve tenere conto dell’obiettivo ultimo dell’azienda che consiste nel creare valore per la società – conclude Mazzone - percorsi complessi che le pmi non possono affrontare da sole ma è opportuno siano affiancate per passare da un modello economico competitivo a uno cooperativo. In questo senso Cdo può svolgere un ruolo importante e contribuire a mettere insieme le relazioni che possono aiutare questo cambiamento».

© RIPRODUZIONE RISERVATA