Cresce la ristorazione Slow Food. Il Grifo entra nella Guida

La storica locanda di Tremezzina ha conquistato l’ambita “chiocciola”

Il Grifo di Campo di Lenno, storica locanda della Tremezzina, festeggia l’ingresso in “Osterie d’Italia” di Slow Food, edizione 2024. «È un locale che ha un’anima e dove si coglie una storia e una tradizione familiare da raccontare – ha spiegato Antonio Moglia, presidente della Condotta di Slow Food Como - oltre a conservare un buon rapporto qualità prezzo che è uno dei requisiti per essere inclusi nella Guida». La menzione è una soddisfazione per il territorio comasco che al momento è al 34esimo posto per numero di osterie, «ma stiamo recuperando» ha promesso il presidente Moglia. La guida, da quest’anno la più venduta in Italia, raccoglie 1.752 locali in tutte le regioni grazie a 240 collaboratori che raccontano i luoghi e il cibo creando di anno in anno una narrazione del nostro Paese attraverso i suoi sapori e profumi.

Il Grifo si è conquistato la blasonata “Chiocciola” di Slow Food perché ha saputo crescere nel tempo senza tradire le origini e ha rafforzato, generazione dopo generazione, un’identità territoriale che oggi si rivela strategica.

Giovedì sera, per la cena in celebrazione del riconoscimento di Slow Food, erano presenti anche le autorità locali: il sindaco di Tremezzina Mauro Guerra per cui «l’Osteria è uno dei luoghi in cui si costruisce l’identità di una comunità» e Alberto Cetti presidente dell’associazione turistica locale che si è detto orgoglioso del riconoscimento di Slow Food ad uno dei tasselli che compongono il mosaico del territorio, oltre al critico gastronomico Jacopo Fontaneto e a Franco Brenna, illustre “vicino di casa” con il centro culturale Brenna Tosatto.

Alla guida de Il Grifo sono le sorelle Bordoli, Elena e Alice, dopo un efficace passaggio generazionale al femminile dalla nonna Vittorina e dalla mamma Tiziana. Alice si dedica all’ospitalità, la Locanda è stata completata anche da alcune camere, Elena alla cucina e all’elaborazione dei piatti della tradizione avvalendosi di prodotti locali: i formaggi di Zanotta di Rogaro, le carni di Donegana di Carate, i salumi di Marco d’Oggiono e il pesce di Specialità Lariane con laboratorio a pochi passi.

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