Gli eventi a impatto zero
Più trasporto collettivo
e materiali riciclabili

Il vademecum Marta Penati è alla guida di Tecnologie d’impresa «Non ci sono costi in più, ma accortezze da seguire nell’organizzazione»

Quanto costa organizzare un evento sostenibile? Quali sono i passi da seguire per impattare il meno possibile sull’ambiente? Lo abbiamo chiesto a Marta Penati, ceo Tecnologie d’impresa di Cabiate, azienda che si occupa di diversi servizi dedicati alla sostenibilità tra i quali c’è anche l’organizzazione di eventi sostenibili. In agenda tra gli ultimi realizzati troviamo Ethixtyle, promosso da ForTextile in ottobre a La Tessitura di Figino Serenza.

Che differenza c’è tra evento sostenibile o a impatto zero?

A impatto zero significa che la CO2 prodotta nel corso dell’evento viene interamente compensata. Un evento viene definito sostenibile invece, quando segue gli standard contenuti nella normativa di riferimento, la Iso 20121.

Partiamo dall’allestimento, come si realizza uno stand sostenibile?

Utilizzando materiali riciclati o riutilizzabili e che producano pochi rifiuti. Ad esempio utilizzando il cartone Fsc, certificato che garantisce che la carta proviene da alberi di foreste gestite in maniera responsabile. Il cartone non è pesante e questo permette di risparmiare anche sul trasporto consumando meno Co2, uno stand in cartone può essere riutilizzato e riadattato per più eventi diversi. Spesso accade che una volta finita la manifestazione o la fiera, le strutture vengono smontate e smaltite producendo molti rifiuti. È possibile costruire oltre che installazioni anche tutto lo stand in cartone, dalle pareti agli arredamenti, la durata è di almeno 4-5 anni.

Consumo di carta e acqua, come ci si comporta?

Per l’acqua è consigliabile utilizzare formati più grandi oppure bottiglie in materiale riciclato o borracce da riempire a un distributore. Questo diminuisce anche lo spreco di acqua, viene fatto un ragionamento sui consumi: non distribuire a tutti una bottiglietta di plastica piccola, ma un bicchiere o una bottiglia di vetro da condividere. Altro punto è la riduzione dei consumi di carta, per esempio evitando di stampare materiale e fornirlo tramite Qr Code, programmi e planimetrie possono essere consultate dal telefono, magari con il QrCode stampato direttamente sul badge. Durante le fiere è meglio avere brochure in digitale e non stampate.

È importante comunicare ai partecipanti che l’evento punta a essere sostenibile?

La comunicazione e la sensibilizzazione su questi temi sono fondamentali. È possibile farlo anche attraverso gadget sostenibili. Da anni si propongono badge che si possono piantare, una volta finito l’evento, essendo realizzati in carta riciclata arricchita con una miscela di semi, il badge può essere messo sotto terra, i semi germogliano e si contribuisce anche a sostenere le api, perché si tratta di fiori che favoriscono gli impollinatori.

Uno degli aspetti che impattano maggiormente è la mobilità, come le persone raggiungono il luogo dell’evento. Cosa è possibile fare?

Si può incentivare il car pooling, anche nella comunicazione di invito, stimolare le persone a riempire le auto oppure a usare veicoli sostenibili, dalle biciclette ai mezzi pubblici.

Efficienza energetica e rifiuti, ci sono accorgimenti in merito?

Utilizzare lampade ad alta efficienza energetica e se c’è la possibilità, ma questo dipende dalla location, impiegare energia green prodotta magari da pannelli fotovoltaici. Importantissima l’organizzazione della rimozione dei rifiuti e la promozione dell’economia circolare, potenziando la raccolta differenziata che all’interno degli eventi è fondamentale, troppo spesso vediamo grandi bidoni pieni di qualsiasi materiale, senza alcuna differenziazione.

E il catering?

Meglio optare per prodotti a km zero provenienti da fornitori locali, questo permette di diminuire la produzione di Co2 per il trasporto dei prodotti, ma permette anche di favorire l’economia del territorio. Dal punto di vista della sostenibilità, non ha senso scegliere un catering di Milano per un evento che si vuole organizzare a Como. Lo stesso discorso vale per tutta la catena di fornitura, andando a cercare e prediligere fornitori che rispecchiamo gli ideali e le metodologie legate alla sostenibilità. Tutti accorgimenti che non influiscono sul costo dell’evento, sono solo a livello organizzativo.

A conti fatti un evento green sembra non essere più costoso di uno tradizionale

Non ci sono costi in più, ma accortezze da seguire, bisogna partire già a livello organizzativo a ragionare in ottica sostenibile. La certificazione non si ottiene a evento finito semplicemente compilando una scheda. Non è niente di complicato, è più una questione organizzativa, si può arrivare anche a risparmiare, sicuramente non a pagare di più, si pensi al riutilizzo di uno stand. Al Salone di Milano si è iniziato a intravedere qualcosa, le aziende dovrebbero cominciare a ragionarci sopra.

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