Gruppo Ratti, Favrin nuovo presidente

L’azionista di maggioranza di Marzotto subentra a Doni Ratti. Confermato l’ad Sergio Tamborini. Approvato il bilancio 2024: 85,5 milioni di euro (-7,2%)

Guanzate

L’Assemblea degli Azionisti del Gruppo Ratti riunitasi ieri a Milano ha approvato il bilancio consolidato al 31/12/2024, nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione e il nuovo Presidente Antonio Favrin che prende il posto di Doni Ratti, erede di Antonio Ratti che nel 1945 ha fondato l’azienda comasca. Sergio Tamborini confermato per un anno a rivestire il ruolo di amministratore esecutivo della società.

Il nuovo Cda risulta quindi così composto: Antonio Favrin, Davide Favrin, Sergio Tamborini, Federica Favrin, Giovanna Tecchio, Giovanna Silvia Lazzarotto, Raffaele Cicala. Nominato Sindaco Effettivo e Presidente del Collegio Sindacale Matteo Montorfano, Sindaco Supplente Cinzia Testa. Il nuovo Presidente Antonio Favrin, trevigiano, classe 1938, si è laureato in Ingegneria Elettronica presso l’Università di Padova, successivamente ha conseguito un Master in Business Administration presso l’Istud. Prima dirigente e poi presidente in Marzotto nel 2024 per 32,01 milioni di euro ha conquistato il controllo pieno (80%) di Trenora, la holding a cui fa capo il gruppo tessile di Valdagno che dal 2010 detiene il 68% della Ratti.

Come l’intero distretto serico anche Ratti ha affrontato un 2024 complesso, segnato da un contesto generale di incertezza e da un rallentamento della domanda anche nel settore del lusso. La situazione congiunturale non ha impedito al Gruppo di Guanzate di migliorare la propria redditività nonostante la flessione del fatturato. I risultati dello scorso anno indicano un fatturato consolidato che si è attestato a 85,5 milioni di euro, segnando una contrazione del 7,2% rispetto ai 92,1 milioni del 2023.

Migliora la redditività

Questa diminuzione si è concentrata principalmente nel secondo semestre. Da evidenziare la buona performance del polo “Ratti Luxe”, che ha registrato una crescita dell’1,2%, evidenziando la forza del brand in un segmento chiave. Le altre aree di business (”Rainbow”, “Carnet”, “Art”, “Ratti Studio” e “Arredamento”) hanno invece subito flessioni, con “Art” e “Arredamento” penalizzate dalla mancata acquisizione di commesse significative.

Sul fronte della redditività, il Gruppo ha conseguito un significativo miglioramento. Il Margine Lordo (Ebitda) è aumentato a 5,7 milioni di euro (rispetto ai 3,5 milioni del 2023), con un’incidenza sulle vendite che è passata dal 3,8% al 6,7%. Il Risultato Operativo (Ebit) è tornato in territorio positivo, attestandosi a 0,5 milioni di euro, in netto contrasto con il risultato negativo di 1,7 milioni del 2023. Questo ribaltamento è il frutto di un’attenta razionalizzazione della struttura organizzativa, che ha comportato una riduzione dei costi del personale e l’adozione di strumenti di flessibilità operativa e ammortizzatori sociali per gestire le fasi di contrazione della domanda. Un contributo importante è giunto anche dalla diminuzione della spesa per la componente energetica, sia per la riduzione dei consumi che per l’accesso a condizioni di mercato più favorevoli.

Il risultato dell’esercizio si è attestato a -0,4 milioni di euro, in miglioramento di 1,5 milioni rispetto alla perdita di 1,9 milioni del 2023, confermando il trend di recupero della profittabilità. La posizione finanziaria netta si è mantenuta sostanzialmente stabile, passando da -10,4 milioni di euro a -10,6 milioni di euro, nonostante il mantenimento del piano di investimenti a quota 5,8 milioni di euro. Questi investimenti sono stati focalizzati principalmente sull’acquisizione di software, in particolare per l’implementazione del nuovo sistema ERP SAP, avviato ad agosto 2024.

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