Il bilancio della Bcc Brianza e Laghi. Vola l’utile, aumenta la redditività

I numeri Presentati i conti dell’esercizio 2023, con un aumento del 130% del risultato netto. Bene anche raccolta e impieghi, il presidente Giovanni Pontiggia: «Investiamo sui giovani»

«Siamo una banca che serve in due sensi: che serve il territorio e che serve al territorio».

Con questa considerazione il presidente della Bcc Brianza e Laghi, Giovanni Pontiggia, riassume i dati di bilancio 2023. L’istituto di credito, al 31 dicembre scorso, ha conteggiato 2,473 miliardi di euro di montante tra impieghi economici a clientela, raccolta diretta e raccolta indiretta, rispetto ai 2,441 miliardi di euro del 2022. La Bcc Brianza e Laghi ha chiuso il 2023 con un utile netto di 12,4 milioni di euro: +132,83% rispetto al risultato netto dello scorso esercizio.

Un utile netto che è proposto ad incremento delle riserve statutarie per 11,445 milioni di euro; per 372,5 mila euro ai fondi mutualistici per la promozione e lo sviluppo della cooperazione; ben 600mila euro, sono proposti per beneficenza e mutualità, a favore, quindi, del territorio, cifra più che raddoppiata rispetto all’anno precedente.

Tra i progetti nel futuro a breve termine, si punta ad allargare la platea di soci con l’ingresso di giovani. E a costruire con municipalità e altre realtà del territorio una comunità energetica.

«Lo scorso anno abbiamo celebrato il 70esimo anniversario della nascita della Cassa rurale ed artigiana di Alzate Brianza, ora Bcc Brianza e Laghi, in coincidenza con il 140esimo della costituzione della prima Cassa Rurale, nel 1883, a Loreggia, Padova, da parte di Leone Wollemborg, un giovane che aveva 24 anni - sottolinea il presidente Pontiggia - Oggi occorre soprattutto pareggiare le opportunità, dando strumenti di conoscenza anche in termini di educazione finanziaria, superando stereotipi, valorizzando le idee. Includendo giovani e donne, facendoli crescere in ruolo e responsabilità consentendo loro di inserirsi nei circuiti produttivi e decisionali».

Per il 2023, l’indice di redditività complessiva della banca - il Roe - è pari al 12,81%, raddoppiato rispetto al 2022. I costi operativi sono pari a 24,2 milioni di euro (+5,60% rispetto al 2022). Raccolta diretta: 1,032 miliardi di euro (-8,09% rispetto al 2022), tra conti correnti, certificati di deposto, conti di deposito, depositi a risparmio, obbligazioni.

Raccolta indiretta: 723,39 milioni di euro (+28,35% rispetto al 2022). Nel 2023, per diversificare gli investimenti della clientela, la banca ha indirizzato i propri clienti verso il risparmio amministrato - titoli di stato e altri titoli obbligazionari - che è cresciuto del 68,35% rispetto al 2022 e verso il risparmio qualificato - fondi comuni, Sicav e polizze vita - cresciuto del 9,99% in un anno. Impieghi economici a clientela: 717,74 milioni di euro, -4,92% rispetto al 2022. «La riduzione degli impieghi bancari - ha spiegato il direttore generale Ernesto Mauri - è stata per il 2023 una tendenza comune a tutti gli istituti di credito italiani, coerente con il rallentamento della crescita economica».

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