Luce al Lago di Como grazie a Chanel. «Ora infrastrutture e servizi all’altezza»

Dopo l’evento Le sfilate della maison francese a Villa d’Este hanno avuto eco in tutto il mondo. Bertilaccio: «Un onore che ci abbiano scelti». Leoni: «Il problema del territorio è la viabilità»

Cernobbio

All’indomani dell’evento Chanel a Villa d’Este, che ha incantato il mondo della moda e fatto risuonare le immagini di Como e del lago in tutto il mondo, c’è chi bussa alla politica, all’ente pubblico.

«Siamo molto onorati di essere stati scelti e di aver ospitato la presentazione della collezione Croisière di Chanel per quest’anno: un evento di grande impatto mediatico che ha nuovamente portato i riflettori internazionali sul Lago di Como – è il commento di Davide Bertilaccio, ad di Villa d’Este - vista l’eccezionalità degli invitati, l’organizzazione ha richiesto un importante sforzo operativo, per il quale vorrei ringraziare tutto il team che come sempre ha saputo interpretare l’importanza dell’evento con grande professionalità e maestria e tutto questo contribuisce a valorizzare il territorio e il suo enorme potenziale».

La visita

Dopo la sfilata di Chanel, collaboratori della maison e autorità francesi sono oggi in visita conoscitiva dei reparti dell’azienda Mantero. Moritz Mantero, presidente del Gruppo Mantero e ideatore di Orticolario, tra gli invitati all’evento a Villa d’Este, ha osservato: «la presenza di una casa di moda prestigiosa come Chanel sul nostro territorio è già di per sé un segnale molto positivo. È uno degli eventi che tengono alta l’asticella della qualità nella comunicazione del territorio. A tutto ciò dovrebbe corrispondere maggiore attenzione all’infrastruttura di supporto e servizio. Prepariamoci per tempo ad eventi analoghi perché è il lago di Como è diventato località iconica».

Chanel, maxi azienda familiare, non quotata in borsa, fattura sui 20 miliardi di dollari, ha quasi 40.000 dipendenti nel mondo e ha scelto lo scenario del Lago per ridisegnare, quest’anno, la sua immagine. «Anche la filiera tessile si prepari a non lasciare questo caso isolato – prosegue Mantero - questi giganti della moda e del lusso ragionano nel lungo termine e si premurano di mantenere la loro filiera di fornitura attiva e performante. Le nostre imprese possono rappresentare passaggi preziosi per le lavorazioni delle loro collezioni e tanto più saranno competenti e ben organizzate e tanto più saranno attraenti per future partnership».

Gli operatori plaudono al successo dell’evento e all’impatto mediatico, ma invitano a non riposare all’ombra degli allori perché «nel nostro settore chi si ferma è perduto – ribadisce Luca Leoni, presidente Federalberghi Como e vice Federalberghi Lombardia - è fondamentale riconoscere che, pur vivendo un momento di grande successo, non possiamo restare fermi in attesa degli eventi. Manifestazioni come quelle organizzate da marchi di lusso come Chanel offrono un’importante visibilità al nostro lago, generando un notorietà straordinaria. Eventi di alto profilo stimolano la crescita e spingono anche gli alberghi minori a migliorare i loro servizi e a investire sulle strutture per mantenere alto il nostro livello di attrattiva. In tutto questo però dobbiamo affrontare le carenze dei trasporti e della viabilità».

Gli ostacoli

I limiti delle infrastrutture rappresentano infatti un ostacolo allo sviluppo. Per rimanere competitivi è necessario che anche gli enti pubblici interpretino un ruolo nella squadra. «Dobbiamo sfruttare queste opportunità per promuovere ulteriormente il nostro territorio, evitando di perdere slancio – conclude Luca Leoni - un evento ben gestito può essere un veicolo pubblicitario prezioso, quindi dobbiamo valorizzare ogni occasione e gestire al meglio il nostro patrimonio turistico».

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