Moncler Grenoble. Eleganza e tecnica in capi funzionali

Innovazione La sfilata sulla neve di Saint Moritz. Le camicie sono trasformate in calde giacche per sciare, flanella laminata per poter essere indossata sulle piste

Sfida estrema vinta: solo un imprenditore visionario e audace come Remo Ruffini poteva allestite un setting d’eccezione per la prima sfilata di Moncler Grenoble a duemila metri, accendendo una favola nordica tra le vette innevate di Saint Moritz.

A far da passerella un sentiero immerso in un bosco, con oltre cento modelli che hanno presentato la nuova collezione autunno-inverno 2024 a circa trecento selezionati ospiti avvolti in candide mantelle piumino. In questo scenario unico si è riunita la community del brand, tra cui spiccavano i premi Oscar Anne Hathaway e Paolo Sorrentino, la cantante Willow Smith figlia dell’attore e musicista Will Smith, la modella Kate Moss e l’attore Alessandro Borghi oltre a volti noti della moda, dell’industria e della finanza.

Cielo basso, raggi di luce a tracciare le sagome di alberi maestosi, la malia del bianco totale, ecco risuonare nel silenzio assoluto la voce potente di Maria Callas in una delle sue arie più celebri: uomini e donne avvolti in completi d’alta quota scendono sfiorando curve sinuose azzurrate dal ghiaccio.

Avvicinandosi, i capi che indossano rivelano il segreto della loro manifattura: sofisticati intarsi geometrici, sia su giacche tecniche sia su dettagli in shearling, ricordano trapunte tipiche della tradizione; la trapuntatura crea un effetto intrecciato Aran su giacche e abbigliamento da sci; piumini realizzati interamente in maglia mentre fili di lana vergine e alpaca animano over dai volumi generosi.

Niente è mai come sembra, soprattutto quando materiali e funzioni d’uso sono combinati insieme in modo inatteso. I mondi si scontrano e mutano: con camicie che diventano giacche per sciare, i ricami e i maxi uncinetto che approdano su capi tecnici e flanella che viene laminata per essere adatta alle piste. Forme funzionali - alcune delle quali generate con l’intelligenza artificiale e poi progettate da esperte menti creative per ottenere nuovi volumi - sono messe in evidenza dalla somma di materiali diversi.

I colori danno immediata concretezza al desiderio di essere silenziosi ma straordinari: i toni pallidi della neve e del ghiaccio; le tonalità calde degli alberi e della vegetazione; il nero della notte; i colori iconici del brand, rosso, bianco e blu combinati insieme. L’armonia si traduce in un’idea di autentica, assoluta eleganza.

Delle diverse anime di Moncler, Moncler Grenoble è quella più vicina alle radici montane del marchio, la più autentica e fedele al suo Dna legato alla performance. Grazie alle sue riconosciute qualità tecniche, nel corso degli anni, è stata protagonista di epiche spedizioni sul Karakorum, sul Makalu, in Alaska, e nel 1968 è diventata fornitore ufficiale della squadra nazionale francese di sci alpino durante i Giochi Olimpici invernali di Grenoble.

Con una ricerca continua e una sperimentazione guidata dalla passione per la performance e per l’outdoor, Moncler Grenoble integra perfettamente forma e funzione, fondendo abilità tecnica e gravitas stilistica in un’offerta articolata che copre tutti gli aspetti della vita in montagna: dalle piste da sci ai momenti après-ski e le attività outdoor, durante tutto l’anno. La sfilata si chiude sulle note di un travolgente walzer viennese con una serie di giacconi, mantelli e pellicce di lana perfetti anche nello spaccato di un freddo inverno metropolitano.

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