Si svela il nuovo museo egizio al Cairo. Gli ascensori inclinati sono comaschi

L’intervento Opera di Maspero Elevatori, dopo le opere al Colosseo e all’Acropoli di Atene. Quattro impianti al servizio di una struttura che accoglierà circa 15mila persone ogni giorno

Appiano Gentile

La gigantesca statua di Ramses II, l’ambizione di diventare il più grande museo archeologico del mondo dedicato a una sola civiltà con oltre 100mila pezzi e, soprattutto, un tesoro come quello del faraone Tutankhamon che, da solo, ne racchiude oltre cinquemila compresa la celeberrima maschera funeraria d’oro. È il Grand Egyptian Museum del Cairo, che verrà inaugurato il prossimo 3 luglio e che parlerà anche comasco grazie alle realizzazioni della Maspero Elevatori di Appiano Gentile, che ha già lasciato la sua firma in numerosi luoghi storici del mondo, dal Colosseo di Roma al Partenone di Atene al British Museum di Londra.

Prima pietra

Una storia, quella del del nuovo Museo Egizio del Cairo, iniziata nel 2002 con la posa della prima pietra angolare e, dopo anni di ritardi e una serie di problematiche in corsa, arrivata alla fine con un’apertura parziale al pubblico nell’ottobre scorso e, tra poco più di un mese, l’inaugurazione ufficiale della struttura che sorge su un’enorme area a meno di due chilometri dalle piramidi di Giza, alla periferia ovest della capitale dell’Egitto. Un luogo che ha l’ambizione di essere un tassello fondamentale della trasformazione della piana di Giza, entro il 2030, in un grande museo all’aperto in grado di collegare le piramidi e la sfinge al museo progettato per inserirsi in modo armonico nel paesaggio. Un progetto nei fatti “faraonico” che va avanti da oltre vent’anni e che punta ad attrarre 15mila visitatori al giorno, più di 5 milioni l’anno. «Noi abbiamo realizzato degli impianti inclinati a sbarco frontale per il servizio pubblico – spiega l’amministratore delegato dell’azienda appianese Andrea Maspero – nei quali si entra da una parte e si esce da quella opposta, progettati in modo da avere lo stesso flusso di traffico di un tappeto mobile o scala mobili. I primi, ad esempio, sono stati quelli nella metropolitana di Parigi, affiancati da scale mobili. Si tratta di quattro ascensori, uno in fila all’altro, e a lato, i tappeti mobili». Collegano – con apposite fermate – quattro livelli (ogni piano ha due stop) e sono accessibili a tutti, incluse carrozzine di ogni dimensione. «L’atrio del Museo – aggiunge – ha l’enorme statua di Ramses alta 12 metri, ma è stato pensato dal governo egiziano come una struttura multifunzionale ed è simile a un aeroporto. Il primissimo contratto per la realizzazione della struttura vicino alle Piramidi risale al 2003 con Mubarak, il nostro al 2012 e poi c’erano state delle interruzioni e si arriva alla prossima inaugurazione».

La capienza

Gli ascensori lariani sono molto ampi e in grado, ciascuno, di trasportare 33 persone contemporaneamente. Attualmente non sono ancora aperte tutte le sale espositive (comprese quelle dedicate a Tutankhamon) e progressivamente si arriverà al completamento e al trasferimento di tutti i pezzi. L’intervento realizzato al Cairo per Maspero è motivo di orgoglio, proprio per la particolarità del luogo e la sua valenza a livello mondiale. «Non nascondo la grande soddisfazione – conclude l’ad – perché è un museo molto diverso dagli altri oltre alla tipologia di intervento e si va ad unire al filone storico che abbiamo già aperto da tempo e che comprende il Colosseo di Roma, l’Acropoli di Atene e il British museum con Richard Rogers».

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