Suominen Nonwovens di Mozzate, accordo sugli stipendi. E non si smantellano gli impianti

Paga base a tutti fino al 31 gennaio. In cambio i lavoratori hanno garantito la possibilità di accesso in fabbrica ai cinque impiegati in servizio in presenza

Il pagamento dello stipendio base sino al 31 gennaio, ma dallo stabilimento di via al Corbè non uscirà comunque nessun camion. A dieci giorni dall’inizio dello sciopero della Nonwovens-Suominen, proclamato dai 92 lavoratori il 16 gennaio per la chiusura della produzione il giugno prossimo, i sindacati Cobas, Cgil e Cisl hanno ottenuto un primo risultato.

Convocati dall’azienda lunedì, dopo la scadenza il 22 gennaio della cassa integrazione ordinaria, hanno ricevuto la proposta del pagamento di un salario base ai dipendenti sino al 30 gennaio, ma i magazzinieri avrebbero dovuto rendersi disponibili a caricare cinque camion al giorno, per velocizzare le procedure di svuotamento delle linee di produzione.

«Una richiesta assurda – commenta deciso Antonio Ferrari Cobas – Siamo rimasti fermi sulle nostre posizioni: a Mozzate non lavora più nessuno fino a quando non sarà aperta una trattativa sui licenziamenti». Le parti alla fine sono giunte a un accordo. «Abbiamo ottenuto lo stipendio base per tutti, magazzinieri compresi, in cambio assicuriamo che i cinque impiegati presenti in azienda non saranno mai bloccati ai cancelli, ma potranno accedere tranquillamente agli uffici, certo nessuno ci può impedire di fare un’azione di dissuasione invitandoli a aderire allo sciopero».

Confermata poi la data del 26 gennaio per l’invio delle lettere di licenziamento, mentre il 2 febbraio le parti, Rsu comprese, si siederanno attorno a un tavolo in un confronto ufficiale.

Oltre all’azione pressante delle organizzazioni sindacali anche la politica si sta muovendo. Il sindaco di Mozzate, Luigi Monza, sta informando dei prossimi licenziamenti tutti i sindaci dei comuni di residenza dei 92 lavoratori, lo aveva promesso il 18 gennaio durante un incontro in municipio. «Al momento - dice il sindaco di Mozzat e- sono stati coinvolti i primi cittadini di Carbonate, Locate Varesino, Limido Comasco e Cislago».

Si sta cercando di contattare anche chi ricopre ruoli politici a livello nazionale come il sottosegretario Alessio Butti di Fratelli d’Italia. Nemmeno Regione Lombardia rimane indifferente al caso Suominen. Raffaele Erba, consigliere regionale dei 5 Stelle, dopo essere stato al presidio di via al Corbè, si è attivato per ottenere un confronto tra Regione e azienda. «Ho parlato col dirigente regionale del Settore Crisi Aziendali, era già informato dei fatti dalla rappresentanza di categoria, penso si riferisse all’Unione Industriali - ha detto Erba - Mi ha confermato che c’è la massima disponibilità al confronto con tutte le parti in causa, ma per ora una data sull’eventuale incontro non c’è». Intanto è stato aperto un conto corrente a sostegno della lotta a difensa dei posti di lavoro. Il codice Iban è IT17O0503450240000000062822; intestato a “Comitato di base conto a sostegno dei lavoratori”, causale “Lavoratori in lotta”.

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