Ai medici dice: «Sono caduta dalle scale»
Le microspie svelano le botte del marito

Finisce in ospedale con fratture al naso e numerose ferite ma parla di incidente

Como

Un commerciante di 33 anni è stato arrestato con l’accusa di aver picchiato, insultato, maltrattato la moglie.

Tutto ha inizio nei primi giorni di febbraio, quando la donna finisce in pronto soccorso con il volto tumefatto, lividi sulle braccia e sulle gambe, una spalla lussata, ferite causate da quello che sembra un punteruolo alle mani. Ai medici le spiegazioni di lei, secondo cui quella collezione di lesioni sarebbe da attribuire a una rovinosa caduta dalle scale, non convince affatto.

E così vengono contattati i carabinieri che informano subito il pubblico ministero di turno in Procura. Il magistrato chiede e ottiene dal giudice la possibilità di piazzare delle microspie nella casa dove la famiglia vive, per comprendere se non vi sia altra spiegazione dietro a quelle lesioni.

Tempo meno di una decina di giorni, di ritorno a casa dopo il ricovero, e le microspie registrano i maltrattamenti del marito nei confronti della moglie: percosse, lesioni, urla e insulti anche davanti ai figli piccoli della coppia. Forte di tutti questi elementi il magistrato chiede e ottiene gli arresti per il marito, che finisce così in carcere.

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