Basta con libri e merende dimenticati
«Porte chiuse ai genitori degli alunni»

Erba Circolare diffusa alle elementari e medie in ottica di sicurezza e responsabilità degli alunni. Il preside: «Zaino da preparare con cura la sera prima». Flamini: «Giusto così, norma già in uso».

Genitori ed estranei potranno entrare nei plessi scolastici solo in caso di assoluta necessità. Nessuna deroga per consegnare libri o merende dimenticate dai figli, perché «lo zaino deve essere preparato con cura il giorno precedente e l’alunno si deve assumere la piena responsabilità di ogni dimenticanza». Firmato: Gian Maria Rovelli, dirigente dell’istituto comprensivo Puecher. La circolare del preside è stata diffusa il 28 marzo e vale per tutte le famiglie che hanno bambini iscritti ai quattro plessi delle primarie (via Battisti, Arcellasco, Buccinigo e Crevenna) e alle medie di via Majnoni. L’obiettivo è «garantire la massima sicurezza degli alunni durante l’attività didattica e il sereno e regolare svolgimento delle lezioni», senza sortite a sorpresa.

La regola è chiara: «È fatto divieto assoluto - scrive Rovelli - consentire l’ingresso nei locali della scuola ad estranei non autorizzati. I collaboratori scolastici avranno cura di chiedere alle persone estranee di presentarsi». Potrà entrare chi ha un appuntamento con il preside o con gli insegnanti, i tecnici per riparazioni o sopralluoghi, i rappresentanti dell’amministrazione comunale. Quanto ai genitori, sono ovviamente ammessi in orario scolastico per recuperare i figli in caso di uscite anticipate o in caso di indisposizione dell’alunno. Nessuna deroga, però, per chi dimentica libri o la merenda: più che di sicurezza, in questo caso si parla di educazione e responsabilità.

«Nell’ottica della responsabilizzazione degli alunni nel loro cammino di crescita verso una sempre maggior autonomia - spiega Rovelli - è vietato ai genitori recarsi presso gli edifici scolastici per consegnare materiale didattico di qualsiasi tipo, effetti personali o merende, dimenticati precedentemente a casa dagli alunni». Anche perché, continua il preside, «lo zaino deve essere preparato con cura il giorno precedente e l’alunno si deve assumere la piena responsabilità di ogni dimenticanza (così come il genitore, specie per i primi anni di scuola dei bambini)». Quanto poi agli alunni delle medie, potranno telefonare a casa dal centralino «solo per emergenze concrete e reali autorizzate dai docenti e non per richiedere materiale dimenticato».

Anche perché, come ha chiarito il preside, i genitori non potrebbero recarsi a scuola per consegnarlo. Per Elena Flamini, mamma e presidente del consiglio d’istituto, la lettera di Rovelli è del tutto condivisibile. «Già da tempo - dice - le famiglie sanno che non si possono portare a scuola materiali dimenticati dagli alunni, questo per responsabilizzarli ed evitare che i collaboratori scolastici debbano passare la giornata a fare “consegne” nelle diverse classi. Credo che il preside abbia voluto formalizzare, nero su bianco, una norma già in uso». La regolamentazione, ora ufficiale, serve anche a evitare che sconosciuti possano entrare a scuola senza motivo. Tutti dovranno presentarsi e potranno accedere solo a fronte di una giustificazione chiara.

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