«Bimbo al freddo? Non ci sono problemi»
Canzo Il Comune “smentisce” il servizio mandato in onda dalle Iene: «Siamo intervenuti prontamente». Servizi sociali, polizia locale e assessore si difendono. Ma le immagini della tv raccontano un’altra storia
Canzo
Sul caso del bambino al freddo e al buio, quasi abbandonato dal padre impegnato con il lavoro, il problema per l’amministrazione comunale sono “Le Iene” che ne hanno parlato.
Negli interventi segretati ma poi pubblicati all’albo ci sono molti: «Non emergono criticità», «Non ci sono problemi», «Nessuna altra segnalazione è pervenuta».
Tant’è che su Facebook i cittadini invitano il Comune, se questa è la posizione, a chiedere conto del servizio a “Le Iene”. Il servizio si può vedere ancora sulla piattaforma di Mediaset e lascia in realtà pochi dubbi su un problema sottovalutato, tant’è che i cittadini stavano intervenendo in prima persona e dopo il servizio anche il Comune è sceso in campo. Dubbi ci possono essere sulla narrazione.
Gli interventi in consiglio
La questione è approdata in Consiglio comunale, grazie a una richiesta pervenuta dal capogruppo di “Viviamo Canzo” Paolo Ceruti, mentre il consigliere Paolo Creatini ha chiesto chiarimenti, sostenendo che dal filmato emergerebbe un intervento tardivo del Comune e ipotizzando la necessità di una: « ...spinta politica per accelerare le pratiche burocratiche».
Di segno opposto gli interventi tecnici ascoltati in aula. La dottoressa Patrizia Magretti, dell’Azienda Speciale Erbese Servizi alla Persona, ha illustrato il ruolo del Servizio tutela minori, spiegando che «gli interventi sono stati puntuali e tempestivi» e che «non sono emerse le criticità descritte nel servizio televisivo».
La dottoressa Alessandra Trevisani, responsabile dell’area servizi sociali del Comune, ha chiarito che «L’amministrazione è intervenuta prontamente inoltrando la segnalazione ricevuta dal condominio al servizio tutela minori» e ha sottolineato come «rispetto a quanto mostrato nel filmato, nessun’altra segnalazione sia mai pervenuta agli uffici comunali».
Trevisani ha inoltre letto un passaggio della relazione delle insegnanti della scuola primaria, dalla quale «Non emergono criticità né problematiche comportamentali del minore». Ma le immagini del servizio in tv delle Iene sembrano raccontare un’altra storia.
Corsucci: «Avanti a testa alta»
Anche la polizia locale ha ricostruito quanto fatto. Il comandante Daniele Proserpio ha riferito che «il comando ha effettuato gli accertamenti di competenza senza rilevare situazioni di criticità tali da confermare quanto riportato dal servizio televisivo».
A chiudere il dibattito l’intervento dell’assessore Giuseppina Corsucci, che ha respinto con fermezza le accuse di inerzia amministrativa: «Non c’è stata alcuna inerzia da parte del Comune – ha dichiarato – tutte le parti coinvolte si sono attivate per verificare le segnalazioni, nel solco del lavoro continuo che i servizi sociali svolgono da sempre a favore dei minori».
Corsucci ha proseguito: «Non intendo rassegnare le dimissioni, continuerò il mio incarico a testa alta».
L’amministrazione ha chiuso il caso, sollevandosi da sola da ogni addebito, in paese resta aperto il confronto su una vicenda delicata, che intreccia tutela dei più fragili, responsabilità istituzionali e narrazione mediatica.
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