Bimbo di sei anni muore in ospedale. «L’ultimo saluto nel suo Pakistan»

Ponte Lambro Il piccolo, con problemi di salute dalla nascita, non ha superato una crisi febbrile. La sua famiglia abita in paese dal 2019. Al Fatebenefratelli è già stata effettuata l’autopsia

Si chiamava Ismaeel Saeed, aveva 6 anni e nel 2019 era arrivato a Ponte Lambro - dove già viveva il padre Muhammad - insieme a mamma Asya e al fratello maggiore. Sabato è morto all’ospedale Fatebenefratelli di Erba a causa di gravi complicazioni legate a una tonsillite febbrile: la tragedia ha colpito la piccola comunità pakistana del paese, oggi è previsto un saluto in forma privata poi il piccolo tornerà nel suo paese d’origine per la sepoltura.

Al pronto soccorso

Ismaeel è stato portato al pronto soccorso del Fatebenefratelli per curare quella che è stata riconosciuta come una tonsillite febbrile in fase avanzata. Di lì a poco sono sorte gravissime complicanze, l’infiammazione ha raggiunto altri organi e il piccolo è deceduto a causa di un arresto cardio-respiratorio. A quanto risulta il bimbo aveva sempre avuto problemi di salute, in ogni caso l’ospedale ha voluto vederci chiaro.

«Il riscontro autoptico - conferma il direttore sanitari Pierpaolo Maggioni- è stato richiesto da noi per comprendere le cause del decesso del bambino, non è stato disposto dall’autorità giudiziaria. L’autopsia è stata effettuata nella giornata di lunedì». Ieri è arrivato l’esito, che ha escluso la presenza di malattie virali non individuate in una prima fase.

Le origini

La famiglia Saeed è originaria della regione del Kashmir. Il capofamiglia si è stabilito a Ponte Lambro nel 2018 e ha trovato casa in centro al paese, l’anno successivo è stato raggiunto dalla moglie e dai due figli.

«Ho incontrato la famiglia sabato mattina - dice il sindaco Ettore Pelucchi- perché si sono rivolti a me subito dopo la morte del bimbo, volevano capire come comportarsi dal punto di vista organizzativo e burocratico. Hanno manifestato l’esigenza di trasferire il corpo del figlio in Pakistan, ma hanno voluto organizzare prima un momento di saluto in forma privata».

Il Comune ha concesso l’uso di una porzione del centro sportivo per il saluto privato, poi Ismaeel farà subito ritorno nella sua terra d’origine per la sepoltura. «Non conoscevo personalmente la famiglia - dice il sindaco - ma posso dire che a Ponte Lambro abbiamo una piccola comunità pakistana ben inserita nel tessuto sociale. Mi capita di vedere i bimbi della comunità che giocano a cricket al parco, da parte dell’amministrazione esprimo le condoglianze più sincere».

La notizia delle morte di Ismaeel, poco dopo l’arrivo al pronto soccorso del Fatebenefratelli, ha iniziato a circolare immediatamente tra il personale ospedaliero e la voce si è poi diffusa nel paese in cui vive la famiglia Saeed. La morte di un bambino di soli 6 anni, del resto, non può che lasciare senza parole anche medici di lunga esperienza.

Da parte della famiglia e della comunità di amici c’è grande riserbo. Chi ha voluto bene al bambino si prepara a rendergli omaggio con l’ultimo saluto, prima del ritorno nella terra in cui Ismaeel è nato e ha vissuto i primi due anni della sua breve vita.

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