Cascine abbandonate, altolà ai Tir. Tornano i limiti di velocità a 30 all’ora

Alzate Brianza La Provincia accoglie le richieste del Comune per salvaguardare gli edifici

Alzate Brianza

Lo stato delle cascine abbandonate di Fabbrica Durini, a bordo strada, sono sotto gli occhi di tutti: non occorre essere degli esperti per valutare le loro condizioni di estremo degrado.

Gli edifici sono stati sottoposti a una messa in sicurezza nel corso degli anni, ma è comunque meglio non rischiare, soprattutto in questi tempi caratterizzati da fenomeni meteo estremi: questa. almeno, è la posizione dell’amministrazione comunale di Alzate Brianza.

Quindi, a breve, entrerà in vigore l’ordinanza della Provincia in quel tratto della Sp40 Arosio-Canzo.

«La Provincia ha accettato le istanze del Comune di Alzate - annuncia il sindaco Paolo Frigerio - il limite di portata per i veicoli in transito a breve tornerà a 7,5 tonnellate, e la velocità massima nell’intero vecchio borgo non potrà superare i 30 chilometri all’ora. La Provincia dovrebbe pubblicare l’ordinanza a breve».

A febbraio era arrivato un improvviso via libera ai mezzi pesanti che non era piaciuto al municipio alzatese: a detta del sindaco e della sua giunta, in una situazione precaria, il passaggio di veicoli con una portata maggiore potrebbe essere infatti un elemento di pericolosità.

La minoranza consiliare Giovine Alzate aveva chiesto chiarimenti alla giunta, proprio a riguardo della modifica in quella parte di via Manzoni, dove il limite era stato innalzato da 7,5 a 19 tonnellate.

«Considerando che la carreggiata è particolarmente stretta e costeggiata da immobili fatiscenti a rischio crollo, il transito di mezzi pesanti potrebbe non solo causare ingorghi, ma anche compromettere ulteriormente la stabilità degli edifici a causa delle vibrazioni generate», aveva osservato il consigliere di minoranza Mattia Pedrini.

Come spiega il vicesindaco e assessore alla sicurezza di Progettare Alzate Massimo Gherbesi: «Oltre al limite di tonnellaggio a 7,5, ci sarà un adeguamento del limite nella zona a 30 chilometri orari, per evitare le vibrazioni provocate dai veicoli. Oltre le 7,5 tonnellate potranno transitare solo i veicoli autorizzati a trasportare merce nelle aziende della zona. Con i controlli della polizia locale, i camionisti potranno essere fermati. Si controllerà la bolla di accompagnamento. Chi non è autorizzato, verrà multato».

Resta la questione - da decenni - dei ruderi a bordo strada, di proprietà della Fondazione Durini. Al momento, riferisce il vicesindaco, è in corso un confronto tra la Fondazione e la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio.

«La Fondazione sta intrattenendo un dialogo con la Soprintendenza che deve sciogliere alcune riserve - afferma Gherbesi - poi si potrà procedere eventualmente con delle demolizioni e la rivalutazione del borgo».

La condizione delle cascine è lì da vedere: in alcuni casi si sono salvate soltanto alcune pareti. «Se gli attuali vincoli saranno rimossi, si potrà procedere con una progettazione - dice il vicesindaco - Il Pgt consente infatti per quell’area una rigenerazione urbana. Il momento è importante è sembra che ci sia una maggiore consapevolezza per procedere con questa possibilità».

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