C’è il via libera del Tar agli islamici. Sarà possibile usare il capannone di via Milano per il Ramadan

Cantù Si sblocca la situazione a favore di Assalam. Latorraca: «Diritto di culto negato dal Comune»

Anche a Cantù, per vie legali, si sblocca la situazione a favore dell’associazione Assalam: la comunità musulmana potrà utilizzare per il Ramadan, il mese del digiuno, il capannone di via Milano al centro di una contesa legale tra la stessa associazione e il Comune di Cantù. A riferirlo, sono gli avvocati Vincenzo Latorraca e Michele Luraghi. «Come già comunicato i giorni scorsi, il Tar Milano ha concesso il decreto cautelare all’associazione Assadaka di Erba ritenendo integrati i presupposti del pregiudizio grave ed irreparabile - scrivono - Anche l’Associazione Assalam ha subito il diniego all’uso temporaneo dell’immobile di proprietà da parte del Comune di Cantù e, a seguito del ricorso promosso, ha ottenuto dallo stesso Tar un decreto cautelare, con la stessa motivazione, in forza del quale potrà iniziare il Ramadan il 21 marzo», si legge.

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