Consegnavano cocaina a domicilio. Due tentano la fuga, poi scatta l’arresto

Canzo Gli agenti della “Mobile” tenevano d’occhio da un paio di giorni l’auto su cui circolavano. Sequestrate 18 palline di stupefacente, quattro cellulari e 450 euro. Il giudice conferma il carcere

Secondo quella che è la ricostruzione della squadra Mobile di Como, in azione nella serata di venerdì, i due sospettati – che venivano tenuti d’occhio da un paio di giorni – giravano per il Triangolo Lariano consegnando cocaina al domicilio degli acquirenti. Si muovevano al volante di una Fiat Sedici non intestata a loro ma ad un prestanome (che ne aveva, formalmente, altre 97 di proprietà), raggiungevano i punti indicati dai clienti, mettevano nelle loro mano una pallina di stupefacente e poi partivano per la destinazione successiva, in una sorta di porta a porta dello spaccio.

Sospettati

La polizia tuttavia, che da tempo monitora gli spacciatori dell’Erbese, quando ormai la giornata di venerdì volgeva al termine ha deciso di intervenire per modificare la storia che stavano documentando arrestando gli attori protagonisti. Quando infatti gli agenti della squadra Mobile sono sopraggiunti, i due sospettati – uno già noto, l’altro che avevano osservato di recente senza tuttavia conoscerne l’identità – hanno tentato di scappare a piedi, liberandosi anche dello stupefacente.

Un tentativo che non ha sortito effetti visto che sono stati entrambi fermati, identificati, e arrestati con le ipotesi di reato di spaccio e resistenza a pubblico ufficiale.

In manette sono finiti Youssef Meryzek, marocchino senza fissa dimora, 27 anni, e Bader Eddine Alouani, connazionale di 25 anni. Ieri mattina, assistiti dall’avvocato Rosella Pitrone, sono stati processati per direttissima e davanti al giudice Valeria Costi hanno chiesto di prendere tempo per meglio valutare la loro posizione. L’arresto è stato convalidato, l’udienza è stata rinviata e loro – in attesa di tornare nel Palazzo di Giustizia di Como – rimarranno nel carcere del Bassone.

Le prove

L’auto, la Fiat Sedici, era stata intercettata dalla Squadra Mobile nel territorio di Canzo. Gli agenti sono intervenuti dopo aver già monitorato – nel corso della serata – una serie di cessioni. Durante la fuga i sospettati avevano cercato di liberarsi di otto palline di cocaina (che sono state recuperate) mentre nella successiva perquisizione della vettura la polizia ne ha recuperate altre dieci (per un totale di 18, ovvero circa 15 grammi complessivi) nascoste in un pacchetto di sigarette tenuto in un vano portaoggetti nei pressi del cambio.

Gli uomini della squadra Mobile hanno sequestrato lo stupefacente, l’autovettura utilizzata dai pusher, i quattro telefoni cellulari che avevano e anche un ingente quantitativo di contanti, 495 euro, ritenuti essere il provento dell’attività illecita che per la Procura era in corso.

La segnalazione dell’intervento e del doppio arresto è stata girata al pubblico ministero di turno, il dottor Giuseppe Rose. Al momento della perquisizione, gli agenti di polizia non hanno trovato solo della cocaina ma anche un modico quantitativo di hashish, sequestrato pure quello, del peso inferiore al grammo.

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