Corso XXV Aprile. La “rivoluzione”
non piace ai negozi

Erba Senso unico e niente parcheggi: idea bocciata

Erba

Commercianti e clienti bocciano senza appello la riqualificazione di corso XXV aprile: quella che prevede l’istituzione del senso unico e l’eliminazione dei parcheggi.

Le figure istituzionali, dal consigliere comunale con negozio in centro al referente di Confcommercio, si esprimono invece a favore.

Chi lavora sul corso vive con timore l’annunciata rivoluzione viabilistica: teme di perdere clienti a causa della mancanza di un parcheggio vicino alla vetrina. I dubbi riguardano anche i contenuti del progetto e la sua visione complessiva.

A riassumere questa posizione è Giulio De Luca del negozio di riparazioni tablet e cellulari: «Ci sono attività come noi, la tabaccheria e l’edicola, che viviamo principalmente del passaggio: ti fermi perché sei comodo e trovi posto a poca distanza. Se non avessimo i parcheggi davanti perderemmo di certo clienti. Non c’è tutto questo passaggio di pedoni ad Erba: l’obbligo di posteggiare lontano diventerebbe un grosso limite per noi».

«Sono contrarissimo all’idea di togliere i parcheggi dal corso - gli fa eco Onorato Fusi dal negozio di alimentari - Meglio lasciare tutto com’è. Anche perché il progetto presentato non ha chissà quali contenuti: non vedo una vera programmazione».

Anche nel negozio di strumenti musicali si respira aria di scetticismo: «Non mi sembra questa grande idea - chiosa Samuel Corti - ok, togliamo i parcheggi... e poi? Già si fatica a trovare posteggio ora, figuriamoci se si tolgono un numero importante di spazi per le auto».

Anche i clienti abituali del corso intervengono, come Daniela Lami: «Mi sembra una grande stupidaggine - taglia corto - il centro di Erba è già poco frequentato, così fanno morire la città». Dello stesso parere l’amica che è con lei: «Poi si creerebbero anche code ed ingorghi: il senso unico sarebbe la morte definitiva del centro storico».

C’è però anche chi la pensa diversamente: «Sono l’unico commerciante favorevole di tutto il corso – sorride Flavio Fantinato dal suo storico negozio di ottica - La strada così è pericolosa. Ci sono tante città con il centro solo pedonale, da Cantù a Seregno: è il futuro. Si possono mettere i tavolini, mentre i parcheggi si possono concentrare all’inizio o alla fine della strada. Da trent’anni anni a questa parte ogni Amministrazione vuole fare qualcosa per il Corso, poi non si arriva mai a nulla. Ci possono essere problemi iniziali, i più penalizzati sarebbero i negozi tipo tabaccheria ed edicola, ma poi sono convinto tutti apprezzerebbero un centro vivibile».

Ci sono poi i commercianti con ruoli istituzionali. Michele Riva ha un negozio di abbigliamento ma è anche consigliere comunale: «Capisco una certa diffidenza - premette - ma non è un intervento solo su 150 metri, bensì su più vie. I parcheggi ci sono e altri verranno creati: s’interverrà su via Volta, Fiume, la zona Comit. Io sono fiducioso: chi non fa niente non sbaglia, ma da trent’anni si chiede un intervento... In futuro ci potranno essere i tavolini e si potrà vivere il centro a piedi girando per i negozi».

Giacomo Cerutti è il rappresentante dei commercianti di Erba per Confcommercio: «Sicuramente è un progetto ambizioso - comincia - Come Confcommercio siamo favorevoli a combattere la desertificazione del territorio. Noi confidiamo questa idea porti qualcosa di buono, per le auto tolte dal corso ci sono delle alternative, così anche per la viabilità».

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