Da inizio anno solo 20 nati, a Erba «qualche scuola rischia di sparire»

L’allarme Il calo delle nascite preoccupa, dai 122 bebè nati nel 2018 siamo passati ai 97 del 2023. L’assessore Rivolta: «È allarme, con future conseguenze per formare le classi negli istituti»

Dai 122 bambini nati nel 2018 ai 97 del 2023. I numeri, elaborati dai servizi demografici per la consigliera comunale Erica Rivolta, sono preoccupanti: «Il calo prosegue con sole venti nascite nel primo trimestre del 2024. Per resistere le tre scuole dell’infanzia e i quattro plessi della primaria dovranno attrarre iscritti da altri Comuni del territorio». Cresce invece il numero degli anziani, le liste d’attesa per la casa di riposo sono sempre più lunghe.

La questione è stata sollevata da Rivolta, già assessore all’istruzione e ai servizi sociali, nel corso dell’ultima seduta. Il consiglio comunale ha approvato una convenzione con altri Comuni del territorio per l’inserimento agevolato dei bambini all’asilo nido Magolibero, che con i suoi 60 posti resiste ancora al calo demografico. A rischiare grosso è l’offerta educativa per la fascia 3-10 anni: a Erba ci sono sette plessi tra asili ed elementari, senza contare tre asili paritari, riempirli sarà sempre più difficile.

«Ho chiesto agli uffici demografici di fornirmi i numeri relativi alla natalità - dice Rivolta - e le statistiche fanno rabbrividire. Si parla di 122 bambini nati nel 2018, 117 nel 2019, 108 nel 2020, 105 nel 2021, 93 nel 2022, 97 nel 2023. Ad oggi, nel primo trimestre nel 2024, sono solo 20. L’asilo nido Magolibero, per la fascia 0-3 anni, è ancora molto richiesto (i posti sono pochi e attrae famiglie da fuori Erba, ndr), a preoccuparmi sono le scuole dell’infanzia e le primarie».

L’istituto comprensivo Puecher conta tre asili (via Diaz, Bindella e Crevenna) e quattro primarie (via Battisti, Arcellasco, Crevenna e Buccinigo). «Per tenerli tutti aperti - osserva la consigliera - le scuole dovranno essere attrattive nei confronti delle famiglie che abitano in altri Comuni: la sfida è comunicare al meglio la qualità dei servizi offerti. Perdere uno o più plessi sarebbe davvero un peccato, anche perché negli anni passati tutte le strutture sono state sistemate e sono in ottime condizioni».

Situazioni difficili

Tra le scuole dell’infanzia, quella più debole è Crevenna; tra le primarie, sono Crevenna e Buccinigo (che contano una sola sezione a fronte delle due di via Battisti a Arcellasco). Anche Giovanna Marelli, consigliera di Erba civica e insegnante alla primaria di via Battisti, è intervenuta sul tema della denatalità. «Per invertire la rotta - dice - un Comune può solo investire sui servizi alle famiglie e sulle agevolazioni abitative, altri fattori non sono controllabili. L’altra faccia della medaglia è rappresentata dalla crescita degli anziani».

A questo proposito, i dati sono stati raccolti ieri mattina da La Provincia. Su 16.371 residenti a Erba gli over 70 sono 3.466 (21 per cento), gli over 80 sono 1.500 (9 per cento); il paragone con gli under 14 (1.733, pari al 10,5 per cento) e ancor di più con gli under 6 (660, pari al 4 per cento) è impietoso. Sulla carta servirebbero meno scuole e più case di riposo: l’unica esistente, Ca’ Prina, conta 200 posti ma ha altrettanti anziani in coda che non entreranno prima di un anno di attesa.

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