«Dammi i soldi». E tira fuori la pistola Preso in stazione con il bottino: 10 euro

Monguzzo L’episodio in via Cava Marna, la vittima è un ragazzo di 26 anni residente in paese. Nei guai un senegalese di 34 anni senza fissa dimora: l’arma che ha usato non è stata ritrovata

Stava camminando lungo via Cava Marna nel territorio comunale di Monguzzo, era arrivato a poche decine di metri dalla propria abitazione. All’improvviso però si è trovato puntato addosso una pistola impugnata da un uomo che gli chiedeva i soldi. La vittima, 26 anni residente in paese in evidente stato di shock, ha aperto il portafoglio per consegnare allo sconosciuto quanto aveva, che poi erano solo 10 euro. L’uomo, uno straniero, si è accontentato di quel magro bottino ed è scappato. L’epilogo di questa storia non è stato tuttavia quello sperato dall’uomo in fuga, visto che i carabinieri della stazione di Lurago d’Erba sono riusciti a risalire a lui (ottenendo anche il riconoscimento della vittima) per poi arrestato e condurlo nel carcere del Bassone, in attesa dell’interrogatorio di convalida che si svolgerà nelle prossime ore.

Nei guai, accusato della rapina in un fascicolo che è stato aperto dal pubblico ministero di turno Simone Pizzotti, c’è un senegalese di 34 anni, Cheikn Becaye Cissè, formalmente residente a Ponte Lambro ma di fatto senza fissa dimora. La pistola utilizzata per la rapina non è stata ritrovata. L’episodio che abbiamo appena riassunto è avvenuto nel tardo pomeriggio di giovedì a Monguzzo, anche se la notizia dell’accaduto ha iniziato a girare solo nella giornata di ieri. La vittima è un ragazzo del paese che era a piedi quando è stato avvicinato dallo straniero che teneva in pugno una pistola. Proprio con l’arma spianata, il senegalese avrebbe minacciato il giovane per poi farsi consegnare quei pochi spiccioli, dieci euro, e scappare facendo perdere le proprie tracce.

La vittima ha allertato subito i carabinieri della Compagnia di Cantù, che hanno inviato sul posto i militari della stazione di Lurago d’Erba. I carabinieri hanno ascoltato il racconto del ventiseienne, dettagliato anche sul punto della descrizione dell’aggressore. Così, subito dopo, si sono messi alla caccia del rapinatore che si era allontanato a piedi e non era stato visto salire su alcuna auto. Una figura sostanzialmente sovrapponibile a quella raccontata dalla vittima è stata poi individuata all’interno della stazione ferroviaria di Merone. I carabinieri hanno quindi fermato il sospettato, identificandolo per poi farlo riconoscere dal ragazzo di Monguzzo. Riconoscimento che ha avuto esito positivo. Il sospettato è stato quindi arrestato e portato in carcere in attesa di essere interrogato dal giudice delle indagini preliminari. Di fronte al gip potrà dunque fornire la propria versione in merito a quanto gli viene contestato dalla Procura cittadina. Addosso non aveva più la pistola utilizzata e alla scena non hanno assistito testimoni. I carabinieri, nel corso della perquisizione, hanno però ritrovato una banconota da 50 euro che è risultata essere falsa. Il senegalese è stato dunque segnalato alla procura – indagato a piede libero – anche per il possesso di soldi falsi.

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