Dopo l’aggressione alla dottoressa vicino alla stazione si cerca il responsabile tra le telecamere

Erba Continuano le indagini dei carabinieri sulla rapina subita da una dottoressa dell’ospedale Fatebenefratelli. L’aggressore sarebbe uno straniero, incrociato per caso in via Adua. Prognosi di nove giorni, cento euro di bottino

Sarebbe di appena 100 euro il bottino della brutta rapina avvenuta nella serata del 21 febbraio, quando erano le 19.50, in via Adua a Erba a poche decine di petri da Piazza Padania e dalla stazione dei treni. Una donna trentenne, medico dell’ospedale Fatebenefratelli, appena scesa dal convoglio partito da Milano Cadorna e diretto ad Asso, era stata avvicinata da uno straniero che, con il volto coperto da una mascherina chirurgica, l’aveva rapinata sotto la minaccia di un coltello.

Le indagini sono affidate ai carabinieri della stazione della città che ieri hanno visionato anche le telecamere presenti in Piazza Padania, accorgendosi del fatto – non chiaro in un primo momento – che la donna non sarebbe stata seguita dopo essere scesa dal treno ma si sarebbe trovata di fronte al proprio aggressore in modo all’apparenza casuale, incrociando la stessa strada.

La dinamica è tuttavia ancora in fase di ricostruzione. Da quanto è stato possibile appurare, comunque, la donna – che arrivava da Milano ed era diretta all’ospedale di Erba dove avrebbe dovuto entrare in servizio – era appena scesa dal treno e si era incamminata verso il Fatrebenefratelli percorrendo via Adua. A questo punto uno straniero, verosimilmente di provenienza nord africana, l’avrebbe avvicinata non nascondendo le proprie intenzioni.

La dinamica

La vittima gli avrebbe consegnato 100 euro. L’uomo, sotto la minaccia di un coltello, avrebbe anche provato ad ottenere dell’altro denaro, senza tuttavia riuscirci perché la dottoressa del Fatebenefratelli sarebbe riuscita a questo punto a divincolarsi dalla presa scappando sempre in direzione dell’ospedale.

La trentenne si è poi anche fatta refertare dal pronto soccorso per le contusioni subite che sono state quantificate in nove giorni. Il medico avrebbe infatti rimediato dei problemi al braccio destro.

Nessun testimone

Al fatto violento non avrebbero assistito testimoni, visto anche il buio e l’ora. La dottoressa stava raggiungendo l’ospedale di Erba per iniziare il turno notturno. La segnalazione e la denuncia è stata fatta ai carabinieri della stazione della cittadina brianzola. Militari dell’Arma che, come detto, hanno già visionato le telecamere presenti in zona nella speranza di riuscire ad identificare l’aggressore.

La prima certezza che è emersa, rispetto alla rapina, è che contrariamente a quanto ipotizzato in un primo momento il medico - non residente in provincia di Como - non sarebbe stato seguito dalla stazione fino al punto della rapina ma, al contrario, l’aggressione sarebbe avvenuta in modo quasi casuale, dopo che il malvivente ne ha incrociato il cammino mentre a piedi si dirigeva verso l’ospedale cittadino.

Il tutto, come detto, per un bottino che alla fine è risultato essere solo di 100 euro, soldi consegnati dal medico allo straniero nella speranza che questo si accontentasse e si allontanasse senza importunarla oltre. Invece, alla fine, è stata la dottoressa a dover scappare via per sottrarsi alla morsa del malvivente ora ricercato.

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