È il postino più giovane
«C’è chi mi aspetta
per fare due parole»

Alzate Brianza: Thomas Pino, 24 anni, abita a Lipomo. E racconta: «Durante il lockdown è stato da pelle d’oca. Credo sia ancora molto importante il rapporto umano»

«È ancora molto importante il rapporto tra portalettere e persone. Con le persone anziane, anche di più: aspettano che arrivi qualcuno per scambiare due parole, ti tengono lì, un po’ fa piacere. I giovani? Vanno di fretta».

Non perde tempo nemmeno Thomas Pinon, in servizio ad Alzate: a 24 anni, è il più giovane postino della provincia di Como. «Durante il lockdown è stato da pelle d’oca. In giro c’eravamo solo noi, furgoni e camion», racconta.

Anche ad Anzano

Thomas abita a Lipomo ed è diplomato in Amministrazione, finanza e marketing. Terminati gli studi è entrato subito nel mondo del lavoro. «A gennaio 2017 ho inserito il mio curriculum sul sito di Poste Italiane - dice - Nel giro di due settimane sono stato contattato, e dopo alcuni colloqui ho cominciato a lavorare come portalettere, prima con un contratto a tempo determinato, a Bellagio. Nel 2019 c’è stata per molti di noi giovani portalettere la svolta: l’assunzione con contratti a tempo indeterminato. Io distribuisco la corrispondenza su gran parte del territorio di Alzate e nella zona industriale di Anzano. Mi occupo di una settantina di vie, con un carico medio di 60 chili giornalieri. Ho “attivi” circa 800 civici e un centinaio tra attività commerciali e uffici».

Ad Alzate: numerazione all’americana, non pari a destra e dispari a sinistra, ma numero civico che corrisponde ai metri di distanza dall’inizio della strada. «All’inizio è un po’ più complicato, ma poi si impara anche questo», spiega.

«Mi ritengo fortunato - prosegue - in un periodo così difficile dove il tasso di disoccupazione è molto alto, l’assunzione è stata davvero una grande fortuna. Come mi ritengo fortunato ad aver lavorato durante il lockdown, sicuramente con pro e contro. Gli inizi non sono stati semplici: sono stato assegnato ad una zona in cui poco tempo prima era andato in pensione il titolare, dovevo dimostrare di essere un degno erede. Pian piano penso di aver conquistato la fiducia della maggior parte dei miei clienti, anche se qualcuno ancora è restio. Ma non demordo, penso ci voglia del tempo».

«Credo che Poste, con la sua capillarità - prosegue - sia un punto di riferimento per tutti. Durante il recente periodo di emergenza sanitaria, e ancora adesso, c’è stato un netto incremento dei pacchi legati all’e-commerce. I volumi di corrispondenza sono in costante calo, qualcuno le cartoline se le aspetta ancora, ma in pochi le spediscono. Mentre i pacchi continuano a crescere». In provincia di Como: +163% rispetto allo scorso anno.

«Punto di riferimento»

In quanto a giovane età, come ricordato dall’amministratore delegato di Poste Matteo Del Fante, c’è anche l’impegno a rinnovare la flotta, con sempre più mezzi a energia pulita. A Como e provincia sono 53. E sono destinati a crescere. n 
Christian Galimberti

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