È Pozzoli il pilota morto sull’Etna: i resti ritrovati sulla montagna e il dolore della famiglia

La tragedia Ieri pomeriggio il ritrovamento dei corpi del pilota erbese e del suo collega precipitati con il Canadair. Stavano spegnendo un incendio. Due fratelli di Matteo sono in Sicilia, i genitori a casa hanno sperato in un miracolo

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Erba Sono stati trovati ieri pomeriggio i resti di Matteo Pozzoli e del collega Roberto Mazzone, i due piloti che erano a bordo del Canadair 28 precipitato nel pomeriggio di giovedì nel corso di un’operazione di spegnimento di un incendio alle pendici dell’Etna. Pozzoli, 56 anni, aveva lasciato Erba nel 1994 e si era trasferito a Soriano nel Cimino, in provincia di Viterbo; la sua famiglia è molto nota in città e il padre Filippo è stato sindaco negli anni Novanta.

Il ritrovamento dei resti sul Monte Calcinera

Ieri mattina i Vigili del fuoco avevano ripreso le ricerche dei dispersi con diverse squadre sul Monte Calcinera. Nel tardo pomeriggio è poi arrivata la notizia del ritrovamento dei resti dei due piloti, un’epilogo annunciato che è stato confermato dalla Procura di Catania.

Le condoglianze del presidente della Regione Sicilia

Le speranze di trovare vivi i due piloti, a fronte delle spaventose immagini dell’incidente, erano vane. Lo stesso presidente della Regione Sicilia, Renato Schifani, aveva già espresso ore prima «profondo cordoglio per la morte dei due piloti impegnati insieme ai nostri uomini e donne del Corpo forestale e della Protezione civile in attività di prevenzione e spegnimento incendi sull’Etna». Nel pomeriggio di giovedì il Canadair era decollato da Lamezia Terme. Come mostrano alcuni video girati al momento dell’incidente, il velivolo aveva appena effettuato un lancio di acqua sulle fiamme dopo aver fatto rifornimento in mare quando ha urtato il terreno con la carena ed è esploso. Sull’incidente indagano i carabinieri della compagnia di Randazzo coordinati dalla Procura di Catania.

Lo schianto è avvenuto intorno alle 15.30. Nella serata di giovedì, la famiglia Pozzoli - papà Filippo, mamma Pupa e gli otto fratelli - era stata avvertita che a bordo del Canadair c’era Matteo: a quel punto Ismaele ha iniziato a preparare la trasferta e ieri mattina, come ha confermato a “La Provincia”, è arrivato in Sicilia insieme al fratello Simone. Poche ore più tardi è arrivata la conferma: i resti sono stati trovati.

Sono ore di grande dolore, in particolare per i genitori, la famiglia chiede solo riserbo e delicatezza: «Non è il momento delle parole».

Una notizia che ferisce Erba e la Protezione Civile locale

La notizia ha sconvolto la Protezione Civile locale, un gruppo che pochi giorni fa ha perso anche lo storico fondatore Stefano Ciceri. Due dei fratelli Pozzoli, infatti, sono volontari attivi tra Erba e il Triangolo Lariano.

«Giacomo è uno dei nostri volontari qui in Erba Laghi - ricorda il coordinatore Stefano Casartelli - e Ismaele è Dos (direttore operazioni spegnimento) dell’antincendio boschivo del Triangolo Lariano. Giovedì sera ci è arrivata la notizia nel mezzo di una conferenza dedicata ai rischi idrogeologici del territorio e alle operazioni di emergenza, tutta la sala è rimasta spiazzata. Siamo vicini a una famiglia conosciutissima in città e attiva nel volontariato. Non ci sono altre parole possibili di fronte a una tragedia simile».

Non aveva famiglia, lavorava da anni per l’Aeronautica Militare

Pozzoli, celibe e senza figli, ha sempre avuto una grande passione per il volo. Ha lavorato a lungo per l’Aeronautica Militare, una professione che lo aveva portato a vivere lontano da Erba in provincia di Viterbo restando comunque molto legato alla famiglia. L’8 agosto 1997 fu protagonista di un terribile incidente aereo sul monte Lupone, costato la vita al capitano Maurizio Poggiali e seguito da una lunga vertenza giudiziaria.

Nella seconda parte della sua carriera è passato alla guida dei Canadair: giovedì era a bordo di un velivolo del gruppo Babcock, agli ordini del Centro operativo aereo unificato fra cui figurano anche i Vigili del Fuoco. La sua ultima missione è stata quella di sedare un brutto incendio sviluppatosi mercoledì alle pendici dell’Etna: le fiamme avevano ripreso vigore giovedì, il giorno del suo ultimo volo.

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