Erba, il Centro Lambrone chiede ancora soldi: deciderà il Consiglio

Il gestore degli impianti sollecita aiuti finanziari lamentando l’aumento dei costi di gestione. Il Comune pronto a dire no per la quarta volta in un anno

Erba

Il consiglio comunale dovrà decidere se aiutare il centro sportivo del Lambrone, alle prese con difficoltà finanziarie legate al caro prezzi, all’aumento dei costi di gestione e dei tassi di interesse. La richiesta - avanzata tre volte nel 2024 e una quarta lo scorso mese di luglio - era già stata respinta dalla giunta, ma questa volta il sindaco Mauro Caprani porterà il tema in aula.

L’istanza di riequilibrio economico-finanziario è stata presentata al Comune di Erba lo scorso 15 luglio dalla Lambro One Sport Srl, che ha riqualificato il Lambrone e lo gestisce dal 2012 con la Snef.

Nel 2024, tra aprile e ottobre, erano state presentate tre identiche richieste, ma la giunta le aveva bocciate con un atto pubblico nel mese di novembre. Questa volta la palla passa al consiglio comunale: la bozza di delibera prevede ancora il rigetto dell’istanza, sempre che la maggioranza dei consiglieri comunali voti a favore come richiesto dal sindaco.

Sulla carta l’amministrazione potrebbe aiutare la società in diversi modi, come già è avvenuto in passato (soprattutto all’epoca del sindaco Marcella Tili): con un contributo finanziario diretto, facendosi carico di lavori di ammodernamento, aumentando il canone annuo che viene versato alla Lambro One o anche solo allungando i termini della convenzione che scade il 2 maggio 2054.

Nella delibera vengono riassunti gli «eventi destabilizzanti» che secondo la Lambro One giustificherebbero il riequilibrio economico-finanziario. Si parla di conflitto russo-ucraino e del conseguente caro materiali e caro energia, della riforma legislativa del settore sportivo con nuove norme che determinano un aumento complessivo dei costi (in particolare del personale) e della congiuntura economica internazionale «che ha determinato l’aumento dei tassi d’interesse dei finanziamenti già accesi».

Il sindaco, nella stessa delibera, respinge le giustificazioni. «La guerra è evento destabilizzante esclusivamente se causa diretta dell’impossibilità di gestire il centro», l’aumento dei costi dei materiali e dell’energia «è dipeso da molteplici cause che hanno determinato una congiuntura inflattiva a livello mondiale», il maggior corso del personale «costituisce elemento proprio del rischio d’impresa».

Se la maggioranza voterà compatta, nonostante i chiari di luna di queste settimane, il consiglio comunale rigetterà «in quanto infondata, per le motivazioni espresse in premessa, la richiesta di riequilibrio del piano economico-finanziario della concessione del 3 maggio 2012 sottoscritta tra il Comune e la società Lambro One Sport». Il voto del consiglio sarebbe di fatto senza possibilità di appello per la società.

La delibera, presentata ieri sera alla conferenza dei capigruppo, contiene anche statistiche aggiornate sugli aiuti che il Comune di Erba ha già garantito negli anni alla Lambro One: si parla di opere per un valore complessivo di oltre un milione di euro, senza contare l’allungamento della durata della concessione del centro per favorire l’ammortamento dei costi su un periodo temporale più esteso.

Quanto ai canoni annui versati alla società dal Comune, come previsto dal contratto, dal 2012 sono stati erogati oltre tre milioni di euro (260mila euro nel solo 2025); entro il 2054 ne verranno versati altri dieci.

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