Erba, finiti i lavori di Ca’ Prina. E si guarda al futuro: «Va ampliata»
Quasi del tutto smontati i ponteggi dopo l’intervento di riqualificazione da 13 milioni. Il presidente Croci: «Ci sono 278 persone in lista d’attesa»
Erba
Gli operai stanno smontando le impalcature, entro venti giorni sarà tutto finito. La Fondazione Giuseppina Prina Onlus può festeggiare la chiusura di un cantiere da 13 milioni di euro, mentre le liste d’attesa per entrare nella Rsa toccano la quota record di 278 anziani: «Dovremo necessariamente pensare a un ampliamento della struttura, ma la priorità è cambiare letti e attrezzature» dice il presidente Alberto Croci.
L’intervento di riqualificazione energetica a Ca’ Prina è partito cinque anni fa, sfruttando il Superbonus 110 del Governo di Giuseppe Conte. Arrivare alla fine non è stato facile: il progetto originario da 18 milioni di euro è stato “ridotto” a 13 per evitare brutte sorprese, ma la somma è risultata più che sufficiente per realizzare il cappotto termico e cambiare tutti i serramenti, solo per citare gli interventi più onerosi.
La pratica è stata seguita da Umberto Filippi, attuale vicepresidente della Fondazione Giuseppina Prina: «Alcuni ponteggi sono già stati smontati, in questi giorni scompariranno quelli all’incrocio con via Carpani poi toccherà a quelli posti di fianco all’ingresso» dice. «Come previsto tutto si concluderà entro il 31 dicembre».
Ora la città di Erba può vantare una struttura all’avanguardia a livello regionale, almeno sul fronte dell’efficienza energetica. E anche una delle strutture più richieste dall’utenza: stando all’ultimo rilevamento effettuato da Ats Insubria il 31 ottobre, gli anziani in lista d’attesa sono 278 (189 per il reparto non autosufficienti, che conta 179 posti, e 89 per il nucleo Alzheimer, che ha 23 letti). Per Ca’ Prina, è un record.
«Un record poco invidiabile, non è bello lasciare fuori tante persone» commenta il presidente Croci. «L’allungamento della vita media e la necessità di strutture attrezzate per il decorso post ospedaliero degli anziani non faranno che allungare ulteriormente le liste d’attesa: questo consiglio d’amministrazione si è appena insediato, nel corso del mandato dovremo necessariamente avviare un riflessione seria sull’ampliamento della Rsa».
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