
(Foto di bartesaghi)
Dal Covid ai guai in sede fino ai dubbi dei politici. Ma l’associazione giovanile è ormai diventata realtà e il presidente Bcc Pontiggia dice: «Un sogno »
Erba
Dal 2019 hanno affrontato una pandemia, problemi strutturali in sede e numerose battaglie con i politici erbesi. Eppure sono ancora qui: sabato sera l’associazione Lo Snodo ha festeggiato il sesto compleanno all’oratorio di San Maurizio. È stata l’occasione per ringraziare i sostenitori e per presentare le attività future rivolte a tutti i ragazzi del territorio erbese.
Alla festa hanno partecipato decine di giovani. «L’obiettivo della serata è festeggiare il sesto compleanno e il rinnovo della stazione di Erba come sede fino alla fine del 2027, ma anche ringraziare tutte le istituzioni, le scuole e i cittadini che ci hanno sostenuto» ha detto Simone Pelucchi, presidente de Lo Snodo.
«L’associazione è nata nel 2019, è arrivato subito il Covid e la stazione è rimasta chiusa due anni. Poi nell’estate del 2022, con una rassegna di eventi già pronti, ha iniziato a piovere dal tetto: l’edificio è stato dichiarato inagibile» ha ricordato Pelucchi.
«Le difficoltà fanno parte della vita, e vale anche per le associazioni. Se siamo ancora qui è perché siamo sempre stati sostenuti: quando il rinnovo della stazione come sede sociale è stato messo in discussione, oltre 8.000 cittadini hanno firmato una petizione che ci ha dato grande forza» ha detto il presidente.
Parte dei sostenitori erano sul palco. Lo Snodo ha incassato i complimenti di Monica Testori della Fondazione Cariplo, l’ente che ha finanziato la ristrutturazione della stazione, e di Giovanni Pontiggia, presidente della Bcc Brianza Laghi, che si è messo in gioco fin dall’inizio per favorire la nascita de Lo Snodo: «È stata una grande scommessa, un sogno, ma avete dimostrato che facendo rete si può raggiungere qualsiasi risultato» ha detto.
Tra i sostenitori spiccano Angelo Porro e Francesco Pizzagalli della Fondazione Comasca, oltre a Martino Villani che da direttore del Csv Insubria ha partecipato alla stesura del progetto che ha portato alla riqualificazione della stazione in epoca pre-Covid. Marzia Pontremoli, preside del liceo Porta, ha lodato la capacità dell’associazione di fare rete con le scuole.
Tra i sostenitori ci sono anche Alessandra Ricioppo, direttrice de La Casa di Dario di Ponte Lambro, e Federica Trombetta, ambasciatrice della raccolta firme a sostegno della permanenza dei ragazzi in stazione.
«Stasera festeggiamo, ma da domani si torna al lavoro» dice il presidente Pelucchi. Dopo la pausa di agosto, Lo Snodo riprenderà con i servizi più noti: la sala studio aperta tutti i giorni in stazione, lo psicologo gratuito con diversi sportelli sul territorio, le iniziative formative contro la violenza di genere e la scuola di cittadinanza attiva, che lo scorso anno ha coinvolto oltre 600 ragazzi delle superiori.
«Abbiamo poi alcuni progetti innovativi per i quali stiamo raccogliendo fondi attraverso il sito della Fondazione Comasca. Il primo prevede sette escursioni sul territorio per riscoprire il contatto con sé stessi e la natura, provando a disconnettersi dallo smartphone; il secondo prevede l’organizzazione di corsi sulla gestione dello stress, sulla comunicazione efficace e la gestione delle finanze; il terzo una serie di iniziative teoriche e pratiche a favore dell’ambiente» conclude Pelucchi.
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