Erba, parcheggi dell’ospedale. Un tesoretto di 300mila euro

Dopo il Covid e la riorganizzazione aziendale gli incassi tornano a salire: 130mila euro nei primi mesi. Merito anche del parcometro che registra le targhe

Erba

Quest’anno il parcheggio di via Fatebenefratelli, utilizzato dagli utenti ospedalieri, potrebbe fruttare più di 300mila euro. Sarebbe un ritorno ai livelli di cinque anni fa, prima della pandemia e dei tanti problemi causati dal nuovo sistema di gestione degli accessi basato sulla lettura delle targhe. Gran parte dei guadagni finiranno nelle casse del Comune, una parte sarà invece riservata all’Ospedale di Erba come previsto da una convenzione in vigore da diversi anni.

Lunedì il comandante della polizia locale, Giovanni Marco Giglio, ha disposto il pagamento della prima rata dovuta quest’anno all’ospedale. La somma, scrive Giglio nella determina, è stata calcolata «considerato che i proventi al 31 maggio 2025 derivanti dal pagamento della sosta presso il parcheggio esterno dell’Ospedale di Erba ammontano a 129.177 euro».

I conti sono presto fatti. Nei primi cinque mesi del 2025, l’area di sosta di via Fatebenefratelli ha fruttato in media di 25.835 euro al mese, 860 euro al giorno. Mantenendo lo stesso ritmo, a fine dicembre l’incasso complessivo sarebbe pari a 309mila euro: forse sarà qualcosa in meno, ad agosto il parcheggio è poco utilizzato, ma è probabile che venga raggiunta la soglia dei 300mila euro.

Sono cifre che non si vedevano da prima del Covid-19 e in crescita rispetto ai 272mila euro incassati nel 2024, l’anno migliore dallo scoppio della pandemia. Con ogni probabilità, nel 2025 il parcheggio dell’ospedale frutterà da solo più della metà degli incassi di tutti i parcheggi a strisce blu presenti in città.

Ci sono almeno due spiegazioni. La prima è che l’Ospedale di Erba, dopo tante limitazioni alle visite nei primi anni della pandemia e dopo un delicato cambio di proprietà dalla Provincia Lombardo Veneta dei Fatebenefratelli a Lifenet Healthcare, è tornato a lavorare a pieno regime e ad accogliere un grosso numero di utenti. Più utenti, che siano pazienti o visitatori, corrispondono a un maggior numero di automobili che pagano la sosta.

La seconda spiegazione è di ordine tecnico. Nel 2023 l’amministrazione comunale ha eliminato le sbarre che regolavano l’ingresso e l’uscita dei veicoli per installare un sistema automatizzato: una telecamera registra l’entrata dell’automobile, poi basta digitare il numero della propria targa sul parcometro per avere il conto da pagare.

Il punto è che questo sistema ha creato enormi problemi, per mesi non ha funzionato e molte persone si rifiutavano di lasciare lì la macchina a fronte di eccessive complicazioni.

«Ora abbiamo una nuova telecamera che limita al massimo gli errori di lettura delle targhe, mi sembra che gli utenti abbiano imparato il funzionamento del sistema e la crescita degli incassi dimostra un utilizzo assiduo dell’area di sosta» commenta il vicesindaco Simona Guerrieri, responsabile della polizia locale.

Guerrieri riconosce che «può ancora capitare che non venga letta correttamente una targa, in quel caso l’utente non riesce a pagare all’uscita. Sul parcometro ci sono però tutti i contatti da chiamare in caso di necessità, basta avvertire gli ausiliari della sosta e la situazione viene risolta».

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