
Erba, la pista di atletica tornerà come nuova. Pronti 300mila euro per i lavori
L’impianto del Lambrone in pessime condizioni e non può ospitare gare ufficiali dal 2021. Fondi propri e un bando regionale per la parte restante dei costi. E riavere così l’omologazione
Erba
L’amministrazione torna alla carica per sistemare la pista di atletica del Lambrone, un impianto mal ridotto che nel 2021 ha perso l’omologazione della Fidal per disputare gare ufficiali. Dopo anni di lamentele da parte delle società sportive e richieste di finanziamento andate a vuoto, questa volta il Comune è pronto a mettere 300mila euro di tasca propria: la parte restante - 122mila euro - verrà richiesta a Regione Lombardia con un bando in scadenza a metà luglio.
Nei giorni scorsi la giunta ha approvato il progetto di fattibilità tecnico-economica del valore complessivo di 422mila euro. Il vicesindaco Simona Guerrieri, con delega allo sport, conta di ottenere 122mila euro dalla Regione partecipando al “Bando impianti sportivi 2025” che offre contributi a fondo perduto per la messa in sicurezza, la riqualificazione e la valorizzazione degli impianti pubblici.
In passato il Comune aveva già mancato un finanziamento statale, ma in quel caso la giunta aveva chiesto la copertura integrale dell’investimento; questa volta gran parte della spesa ricadrà sulle spalle dei cittadini: una scelta voluta per avere maggiori possibilità di accedere al contributo pubblico. Gli interventi sono finalizzati all’ottenimento di una nuova omologazione da parte della Federazione italiana di atletica leggera.
La pista è stata realizzata nel 1987, contestualmente al centro sportivo, ed è stata subito omologata dalla Fidal. Nel 1994 è stato effettuato un intervento di manutenzione straordinaria della pavimentazione, che poi non è più stata toccata: nel 2021, a seguito di un sopralluogo, la Federazione ha dichiarato la decadenza dell’omologazione, a causa delle pessime condizioni del manto e delle attrezzature necessarie allo svolgimento delle discipline atletiche.
I progettisti (Arianna Fumagalli e Adolfo Izzo dell’ufficio lavori pubblici) sottolineano nella relazione allegata al progetto che «il comitato regionale della Fidal ha manifestato interesse per l’impianto, segnalando il centro del Lambrone quale punto strategico per l’attività di atletica regionale e interprovinciale, in particolare per le province di Como e Lecco». Sarà una spinta in più quando si tratterà di stilare la graduatoria dei finanziamenti regionali.
Attualmente i problemi riguardano l’anello della pista, che ha la pavimentazione e i cordoli vistosamente deteriorati, la fossa siepi che non è più a norma, la pedana del salto con l’asta e le pedane del lancio del peso che risultano ammalorate.
I lavori da oltre 400mila euro sono finalizzati ad adeguare l’impianto alle normative vigenti per consentire lo svolgimento dell’attività sportiva degli atleti in sicurezza, a rendere la pista accessibile alle persone con disabilità e a riportare il Lambrone tra i centri riconosciuti dalla Fidal e ritenuti adatti per lo svolgimento di gare ufficiali, anche di carattere nazionale e internazionale.
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