Festival Rock annullato per bestemmie.
«È censura». «No, lì c’erano i bambini»

La due giorni musicale di Pusiano nell’area del centro sportivo annullata poche ore dopo l’inizio. I promotori: «Porteremo altrove la nostra musica». Il sindaco: «Frasi blasfeme e volume alto»

Pusiano

Il  Festival Rock in programma sabato e domenica scorsa, è stato annullato dopo poche ore dalle prime note, per l’indisciplina (per così dire) dei gruppi chiamati ad esibirsi. A prendere la decisione il sindaco di Pusiano Fabio Galli e il gestore dello spazio l’Asd Time to Play.

Il festival, decisamente alternativo, prendeva il nome di: “Kick the past” e si trattava di un festival punk, metal, hip hop alla sua quarta edizione: organizzazione di Spleen Factory e le Svetlanas come gruppo di punta proposto nella due giorni.

Proprio Spleen Factory e di conseguenza i gruppi partecipanti, hanno informato sui loro canali social cosa è accaduto, parlando esplicitamente di censura: «Ci troviamo tristemente a dover parlare di un festival annullato una volta cominciato, dopo tutto il lavoro, il tempo, la dedizione e i soldi spesi, con un pretesto ridicolo: una bestemmia utilizzata come arma per giustificare astio verso la volontà di portare e dare spazio a realtà diverse dalle più classiche e socialmente accettate. Mettere la testa sotto la sabbia è l’atteggiamento di chi evita di affrontare problemi o situazioni sgradevoli, preferendo ignorarli o far finta che non esistono. Trasmettono programmi dove gente pagata fior di soldi porta contenuti beceri e che insultano l’intelligenza. Ci sono stati tentativi di censura degli artisti che si stavano per esibire, invece di nascondere educhiamo i bambini a questo».

Quindi la morale. «Oggi perdiamo noi, perde il gestore del locale che lavora onestamente, perde la gente che ha creduto nell’obiettivo e nel festival, ma non perderemo la voglia di fare e di spingere per questa cultura. Volevamo portare qualcosa di nuovo qui, dove siamo nati e cresciuti, adesso sappiamo di non essere i benvenuti: porteremo la nostra musica altrove».

Le Svetlanas hanno anche postato un video, in cui spiegano che il concerto «è stato annullato per bestemmie».

Diversa la ricostruzione degli altri protagonisti. Dicono i gestori dello spazio di Time to Play: «Noi in realtà non abbiamo organizzato il concerto ma ci siamo affidati alla Birreria Majnoni di Erba che ha portato questo festival a Pusiano. Dopo alcune segnalazioni di musica alta, grida, e bestemmie, interfacciandoci con il sindaco abbiamo deciso di sospendere la kermesse musicale dopo poche ore dal suo inizio».

Ieri non è stato possibile sentire i titolari della birreria di Erba sull’accaduto. Il sindaco Fabio Galli entra invece nello specifico: «Sono cose che possono succedere quando si presentano dei gruppi musicali dal vivo - spiega - Il festival era partito in anticipo rispetto al previsto, senza essere autorizzato, ci sono state segnalazioni di musica decisamente troppo alta e anche di frasi blasfeme e bestemmie. La manifestazione era in programma a metà pomeriggio in un parco pubblico frequentato anche da bambini, siamo intervenuti, con il gestore Time to Play per bloccare l’evento. Il festival è stato organizzato da chi gestisce il chiosco, che non è neppure Time to Play, ed è stato proposto da alcune agenzie. Ci sembrava inopportuno il messaggio in un contesto di quel tipo, già Time to Play ha chiesto scusa ribadendo che non sapevano quale musica venisse suonata. Credo che l’episodio si possa chiudere qui». Ma andrà davvero così?

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