Finto carabiniere truffa un’anziana. Ma quelli veri lo hanno arrestato

Erba. L’uomo, con la scusa del falso incidente causato dal figlio, le aveva rubato 8mila euro. I militari lo hanno intercettato in strada e indosso aveva il bottino. Caccia a un complice

Erba

«Signora, suo figlio ha causato un incidente investendo una nonna e la sua nipotina».

Dall’altra parte del telefono, la voce di un uomo che si era presentato in precedenza come un «maresciallo dei carabinieri» che ora chiedeva conto all’interlocutore, una signora anziana di Erba di 84 anni, di pagare una cifra alta per poter aiutare il figlio ad uscire dai guai in cui era finito per l’incidente, iniziando a versare una sorta di «risarcimento».

Come si sarà ben capito, essendo un canovaccio ben noto, quella andata in scena nelle scorse ore è stata solo l’ennesima truffa che però, rispetto ad altre del recente passato, ha avuto un epilogo del tutto diverso. Perché la vittima ha effettivamente pagato con quello che aveva al malvivente, cifra quantificata poi in circa 8 mila euro in contanti, ovvero all’emissario del finto maresciallo dei carabinieri che si era presentato poco dopo alla sua porta, ma poco oltre sulla strada del truffatore si sono presentati anche i veri carabinieri che avevano intuito che qualcosa non andava nel comportamento di quell’uomo che si stava allontanando velocemente e con fare sospetto.

Il successivo controllo ha fatto saltar fuori gli 8 mila euro appena sottratti all’anziana, soldi che il perquisito non è riuscito a giustificare e a spiegare. Insomma, la storia di cui stiamo scrivendo si è conclusa con l’arresto (per truffa aggravata dall’età della vittima) del sospettato che è stato portato nel carcere del Bassone di Como, in attesa dell’interrogatorio che si svolgerà nelle prossime ore. Nei guai è finito un napoletano di 33 anni, già noto alle forze di polizia. L’operazione ha permesso di recuperare il bottino mentre le indagini proseguono nel tentativo di risalire, oltre all’emissario inviato sul posto per ritirare i contanti, anche al telefonista che aveva contattato la signora di Erba.

La segnalazione dell’accaduto è stata girata alla procura di Como, finendo sul tavolo del pm Valeria Anna Zini. L’arresto di mercoledì, compiuto dai carabinieri di Erba e dai colleghi del Nucleo Operativo della Compagnia di Como, rientra nell’azione di contrasto finalizzata ad arginare il fenomeno delle truffe ai danni delle persone vulnerabili. Proprio a Erba, nella giornata di martedì, era stato tenuto un incontro organizzato presso la sala “Isacchi” della Rsa “Ca’ Prina”, a cui avevano partecipato circa 200 persone.

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