Fumano il crack nel sottopasso della stazione di Erba

La denuncia Trovata una bottiglia utilizzata per la sostanza. Zoffili: «Più controlli, ma non si può essere dappertutto»

Prima gli ubriachi, i pestaggi e le spaccate davanti alla stazione, ora la droga nel sottopassaggio. Una bottiglia di plastica utilizzata per fumare il crack è comparsa ieri mattina sulle scale di accesso ai binari 2 e 3: l’hanno notata gli utenti che hanno preso il primo treno diretto a Milano. «Chiedo alle autorità competenti di approfondire questo episodio - dice il deputato Eugenio Zoffili - utilizzando anche le registrazioni delle telecamere di Ferrovienord».

Il caso è emerso nelle prime ore di sabato, quando un cittadino ha notato la bottiglia e ha pubblicato online una fotografia con un commento rassegnato: «Quando eravamo piccoli, si trovavano siringhe in terra… oggi invece bottiglie per il crack». Il testimone ha confermato di aver visto la bottiglia alle 6 del mattino; alle 10.30, come certificano le fotografie scattate da La Provincia, era ancora al suo posto.

L’oggetto

Si tratta di una bottiglia in plastica da mezzo litro, con una cannuccia infilata di traverso e l’apertura coperta dalla carta stagnola. In questo modo l’oggetto si trasforma in una pipa per fumare il crack, una sostanza stupefacente ricavata dalla cocaina in polvere. La pipa era sulle scale che dal sottopassaggio della stazione conducono al secondo binario, con tutta probabilità è stata utilizzata nella serata di venerdì e poi abbandonata.

Il tema dello spaccio in piazza Padania è già stato affrontato, non sono mancati i controlli con i cani antidroga e gli arresti di spacciatori che vendevano hascisc agli studenti. In questo caso si parla però di sostanze più pericolose e della stazione utilizzata come rifugio per assumere le droghe. È un problema diffuso a Merone, ma inedito a Erba con la sua stazione posta nel cuore della città.

Zoffili, deputato e capogruppo della Lega in consiglio comunale, garantisce la massima attenzione al caso. Da anni, del resto, batte sul tasto della sicurezza nell’area di piazza Padania che ha cercato di rinforzare con l’apertura di un presidio della polizia locale.

Verifiche

«La premessa - dice il deputato - è che i controlli degli agenti in questo anno di attività del presidio sono aumentati, ci sono stati e ci saranno anche nel 2024 operazioni specifiche con le unità cinofile in collaborazione con le altre forze dell’ordine. Dai carabinieri alla squadra mobile della Questura di Como, tutte le forze dell’ordine hanno un occhio di riguardo per Erba: purtroppo non si può essere ovunque, anche perché parliamo di un atto che è avvenuto in orario notturno e nel sottopassaggio».

L’area è di competenza di Ferrovienord, le telecamere sono della società ferroviaria. «Sarà mia premura - dice Zoffili - chiedere alle forze dell’ordine di approfondire quanto è accaduto, anche attraverso le registrazioni delle telecamere. Il tema mi sta molto a cuore, in veste di deputato sono rappresentante Osce proprio per la lotta alla criminalità e la droga è una delle più grandi emergenze che ci troviamo ad affrontare».

© RIPRODUZIONE RISERVATA