
Galliano: 2.400 visitatori all’anno. «Bene, ma teniamola più aperta»
Cantù Tre le duecento e trecento persone al mese alla millenaria basilica, simbolo della città. L’assessore Girgi: «Realtà che attira». Il vicesindaco Maspero: «Andare oltre il weekend e inserirla nel circuito turistico»
Cantù
Tre 200 e 300 persone al mese visitano la millenaria basilica di Galliano, e a loro si aggiungono quanti partecipano a concerti, mostre, incontri con l’autore e presentazioni di libri. In tutto, circa 2.400 visitatori l’anno. Il che significa, secondo l’assessore alla Cultura Isabella Girgi, che il complesso monumentale è «una realtà che continua a generare attenzione e partecipazione».
Ma si può fare meglio. Si deve, visto che Galliano è il gioiello d’arte più prezioso della città. Per questo, conferma il vicesindaco Valeriano Maspero, con delega al Marketing territoriale, si sta lavorando su due fronti: garantire un presidio costante, così che la basilica non sia aperta solo nei fine settimana, e inserirla nel circuito delle visite guidate organizzate a Como, sfruttando il traino dell’irresistibile fascino del Como Lake. E’ un momento dinamico, dal punto di vista del recupero del patrimonio artistico, di una sua proiezione nel futuro, con il grande impegno per il MoMe, il Museo del Design e del Merletto.
Ora solo dal venerdì alla domenica
Ma nel passato c’è un tesoro d’arte e spiritualità cittadino, il complesso monumentale di Galliano, consacrato il 2 luglio 1007 da Ariberto da Intimiano. Oggi l’apertura della basilica al pubblico è garantita nei weekend - dal venerdì pomeriggio alla domenica – da una figura professionale incaricata di accogliere i visitatori e dar loro informazioni ai visitatori, della cooperativa La Sorgente di Erba. Nell’ultimo anno i visitatori sono stati poco meno di 2.400. Nel marzo 2024 sono stati circa 300, in aprile e maggio 240, altri 300 a giugno, 200 a luglio e altrettanti ad agosto, 250 a settembre e 200 a ottobre. Nel periodo da novembre a febbraio circa 360/400 persone.
«Galliano è certamente una delle mete culturali più significative del nostro territorio – dice l’assessore alla Cultura Isabella Girgi -. Una presenza viva, capace di attrarre visitatori con continuità durante tutto l’anno, con un picco nei mesi primaverili ed estivi. I dati raccolti nel 2024 confermano un interesse costante: non si tratta di una riscoperta, ma di una realtà che continua a generare attenzione e partecipazione. Questo non deve farci abbassare la guardia: il complesso di Galliano ha un potenziale enorme e la nostra volontà è quella di valorizzarlo sempre meglio, con azioni mirate e continuità nella proposta».
«Presidio strutturato e stabile»
In quest’ottica, sottolinea, la basilica è sede di eventi durante tutto l’anno, per animare regolarmente questo luogo fuori dall’ordinario, anche nell’ambito delle principali rassegne cittadine. Ma dalla dimensione cittadina si deve uscire: «Il nostro primo obiettivo – dice il vicesindaco Maspero – è garantire un presidio strutturato e stabile, perché per fare promozione per accrescere visibilità della basilica di Galliano è necessario garantire che sia aperta».
Ci si sta già lavorando, anche collaborando con associazioni riconosciute. «Il secondo – continua – inserire Galliano in contesto ampio. Occorre intercettare i flussi di turismo che gravitano su Como. Siamo vicini al capoluogo, ed è assolutamente legittimo pensare che un turista possa venire a Cantù per ammirare un monumento unico come Galliano. E poi c’è il turismo dei cammini, e Cantù si trova sul Cammino di Sant’Agostino».
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