
Grande commozione per l’ex vicepreside
Erba Il funerale di Patrizia Calcaterra, con il ricordo dei figli. Gli studenti: «Ci ha insegnato il valore del rispetto»
Erba
Le lacrime dei figli e della dirigente scolastica, il ricordo dei suoi alunni. Erano in tanti ieri mattina nella chiesa prepositurale di Santa Maria Nascente per il funerale della professoressa Patrizia Calcaterra: la vicepreside dell’istituto comprensivo Puecher, responsabile della scuola media di via Majnoni, è morta nella notte tra venerdì e sabato all’età di 61 anni a causa di una grave malattia.
Calcaterra viveva ad Arcellasco e la funzione è stata celebrata dal parroco della sua frazione, don Claudio Frigerio; per il funerale è stata scelta però la chiesa del centro, a due passi dalla scuola media in cui ha trascorso gran parte della sua carriera. La professoressa lascia il marito Fabio Longhi e i figli Davide e Giulia Maria, che l’hanno ricordata al termine del funerale.
I tanti ricordi
Davide ha ringraziato tutti «per essere venuti a salutare nostra madre, a celebrare la bellezza e la pienezza della sua vita piena di amore». Una vita fatta di scuola e tante passioni, dai viaggi agli animali, dai romanzi alle riviste di cucina, senza dimenticare i film di Richard Gere e la musica di Jovanotti.
Giulia Maria ha pianto la perdita di un porto sicuro, ha ringraziato il personale dell’hospice Il Gelso e si è rivolta ai ragazzi presenti in chiesa: «Vi chiedo di svolgere un ultimo compito per conto della vostra professoressa Calcaterra: quando oggi andrete a casa, date un abbraccio forte alla vostra mamma».
Tre studenti, a nome di tutti i compagni, hanno ringraziato la vicepreside «per averci accompagnati in questi anni insegnandoci il valore del rispetto e della curiosità, per averci spronati a dare il meglio a volte con severità ma sempre con il cuore. Ci ritroveremo spesso a pensare “Cosa direbbe la professoressa Calcaterra?”».
Toccante il ricordo della preside Rosa Angela Muni, che ha preso servizio a Erba pochi mesi fa. «Ci sono incontri che anche se durano poco restano dentro per sempre, quello con la professoressa Calcaterra è uno di questi. Ha lasciato un segno profondo in me, nella scuola e nella comunità: è stata un punto di riferimento, una presenza sicura e forte, siamo state unite dalla volontà di fare il bene della scuola» ha detto Muni.
«Un segno profondo»
La preside ha ricordato il lascito di Calcaterra alle medie: l’istituzione della sezione 2.0 per portare in classe le nuove tecnologie, un laboratorio di falegnameria per favorire l’inclusione, il consiglio comunale dei ragazzi a cui teneva tantissimo, l’attenzione particolare ai ragazzi in difficoltà.
«Il 18 giugno mi ha scritto un messaggio dall’hospice di Ca’ Prina. Mi ha detto che si era avvicinata (l’hospice è di fronte alle scuole medie, ndr), che sarei potuta andarla a trovare così avremmo potuto portarci avanti in vista del nuovo anno scolastico» ha concluso Muni: fino all’ultimo, il suo pensiero è andato al benessere dei ragazzi che ha formato in tanti anni da insegnante.
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