«I killer fuggiti dal balcone». Foto e dati scientifici smentiscono l’ipotesi

Strage di Erba Secondo la difesa i killer erano nella palazzina all’arrivo dei soccorsi. La Procura generale: «Smentiti da dati oggettivi»

Tra i passaggi per i quali la difesa di Rosa e Olindo vorrebbe la revisione, c’è la tesi riguardante la vera - a loro dire - via di fuga degli assassini. Diversa da quella attraverso la porta d’ingresso della palazzina del ghiaccio, che i due condannati hanno detto di aver percorso per poi - trenta passi dopo - infilarsi a casa loro e cambiarsi su un tappeto, poi scomparso. Secondo i difensori gli assassini sarebbero fuggiti dal balconcino di casa Castagna, calandosi lungo la grondaia per tre metri fino a via Diaz e da qui allontanarsi a piedi in direzione piazza Mercato.

Per promuovere questa tesi i consulenti della difesa contestano la ricostruzione sull’aggressione a Valeria Cherubini. La vicina di casa, com’è noto, è stata aggredita con il marito sul pianerottolo di fronte alla porta di Raffaella Castagna. Ma il suo corpo è stato poi ritrovato in casa, accanto a una finestra. I primi soccorritori, i vicini di casa che accorsero vedendo il fumo, dissero di aver sentito delle richieste di aiuto provenire dall’appartamento dei Frigerio, all’ultimo piano. Secondo la difesa se così è vuol dire che i killer si trovavano in casa e stavano ancora aggredendo Valeria Cherubini, in quanto la lesione riportata alla lingua le avrebbe reso impossibile - a dire dei loro consulenti - urlare, dall’altro la lesione a un muscolo della coscia non le avrebbe consentito di salire le scale. Scrivono i vertici della Procura generale: «Le diverse valutazioni delle risultanze autoptiche confliggono con dati oggettivi accertati, come le tracce di sangue continuative lasciate dalla povera Cherubini dal luogo della sua aggressione fino al suo appartamento, in assenza di qualsiasi ulteriore traccia che possa far ritenere che fosse stata seguita dai suoi aggressori».

Ma c’è di più. Perché pure le foto scattate quella notte dai pompieri smentiscono la via di fuga dal balcone di casa Castagna: killer imbrattati di sangue e con le armi al seguito sarebbero potuto scendere sulla strada senza lasciare neppure una traccia di sangue e senza spostare (né rovinare) la pianta che faceva da barriera davanti alla ringhiera?

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