Il caso del libro dedicato al partigiano Puecher: la presentazione salta a Erba dopo le contestazioni, ma si farà a Lurago

La polemica La serata prevista per la riedizione del libro, con l’aggiunta di saggi inediti, “congelata” in città. Gli eredi del podestà Airoldi non commentano. Ma valuteranno azioni legali in caso di elementi diffamatori

La serata di presentazione alla biblioteca di Erba, programmata per il 17 dicembre, resta sospesa; di segno opposto è la scelta del Comune di Lurago d’Erba, che il 3 novembre ospiterà gli autori del nuovo contestato libro sul partigiano Giancarlo Puecher in sala consiliare.

Da parte degli eredi del podestà Alberto Airoldi, chiamato in causa con pagine molto critiche firmate da Alessandro Nava, per ora nessun commento.

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La diatriba

Al centro delle polemiche, esplose ieri con un duro comunicato dell’Anpi provinciale che parla di «censura preventiva», c’è la riedizione del libro “Giancarlo Puecher” dello storico accademico Gianfranco Bianchi: pubblicato originariamente nel 1965 per Mondadori, il saggio è tornato in libreria nei giorni scorsi per Manzoni Editore di Merone.

Tutto bene, non fosse per alcuni saggi inediti firmati da storici locali tra cui spicca la ricerca d’archivio compiuta da Alessandro Nava (curatore di tutto il volume) sul ruolo giocato dal podestà Airoldi tanto nella vicenda Puecher quanto nella persecuzione degli ebrei.

La biblioteca di Erba aveva concesso per il 17 dicembre la sala mostre per la presentazione del libro, ma l’autorizzazione è stata improvvisamente sospesa su mandato dell’amministrazione comunale. Come ha spiegato l’assessore alla Cultura Paolo Farano, alcuni storici erbesi hanno letto con attenzione il saggio di Nava ravvisando una serie di accuse che sfiorerebbero la diffamazione; da qui la scelta di sospendere la serata, in attesa di ulteriori valutazioni.

Tra coloro che stanno ancora leggendo il libro c’è lo storico erbese Giorgio Mauri, che in passato ha ricostruito molte delle vicende di quegli anni parlando con testimoni diretti. Mauri si riserva di una lettura più attenta del volume prima di esprimere un giudizio, ma sin d’ora non nasconde una certa perplessità a fronte di alcuni passaggi.

L’autore del saggio ha spiegato a “La Provincia” di aver effettuato ricerche accurate all’Archivio di Stato: ogni riga sarebbe insomma suffragata dai documenti. L’Anpi, dopo aver letto le giustificazioni di Farano che ha imposto lo stop alla presentazione, torna all’attacco: «La risposta dell’amministrazione comunale è irricevibile - tuona Manuel Guzzon, presidente provinciale dell’Anpi - ora sta alle forze democratiche e ai cittadini antifascisti far sentire la loro voce. Saremo in prima fila a difendere la libertà di espressione garantita dalla Costituzione democratica e antifascista».

Patrocinio dell’Anpi

Certo del libro si parlerà comunque e molto presto, a pochi chilometri da Erba. Il libro verrà presentato giovedì 3 novembre alle 21 nella sala consiliare del Comune di Lurago d’Erba: organizzano l’assessorato alla Cultura e la biblioteca del paese, in collaborazione con la Libreria Torriani di Canzo, e saranno presenti tutti gli autori del volume. L’evento, neanche a dirlo, è patrocinato dall’Anpi (del resto Guzzon è fra gli autori dei nuovi saggi che compongono il volume).

Ieri “La Provincia” ha contattato l’ex sindaco Veronica Airoldi, nipote del podestà, in merito alla nuova edizione del volume e al saggio della discordia: da parte sua e dei familiari, almeno per ora, nessun commento. La famiglia si riserva di leggere con attenzione il volume prima di esprimere delle valutazioni; se poi ravvisassero elementi diffamatori, decideranno come procedere.

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