Il futuro dell’ospedale di Erba tra preoccupazione e nuove speranze

Sanità Dopo la cessione da Fatebenefratelli a Lifenet tra gli erbesi sembrano prevalere timori su possibili tagli: «Non sappiamo quali sono le intenzioni dei proprietari»

Negli erbesi c’è preoccupazione per il futuro dell’Ospedale di Erba, dopo la recente cessione al gruppo Lifenet, ma c’è anche riconoscenza per quanto è stato fatto dal personale in questi ultimi anni. Insomma, la nuova proprietà dovrà conquistare il territorio ancoro molto legato al vecchio nome di Ospedale Fatebenefratelli e alla vecchia gestione.

Incognite

Per gli erbesi sarà difficile non dire più Fatebenefratelli parlando del loro ospedale, la preoccupazione è comunque abbastanza palese nelle parole dei residenti ed è ben riassunta da Wilma Gilardoni: «Onestamente è difficile esprimersi non sapendo con precisione qual è la situazione in particolare all’interno dell’ospedale. Noi cittadini non conosciamo quali sono le intenzioni della nuova proprietà, cosa vogliono fare, la paura è chiaramente legata ad un minore impegno sull’Ospedale di Erba con dei tagli per il personale. Speriamo non sia così, ma i cambi di proprietà possono sempre comportare sorprese».

Marcello Redaelli non nasconde un po’ di preoccupazione: «Personalmente sono grato all’Ospedale di Erba perché sono stato operato e anche bene, negli ultimi tempi è vero che si sono succedute anche delle notizie meno positive. Chiaramente l’incertezza sul futuro non è mai una situazione facile da gestire, soprattutto quando si parla di strutture così importanti come un ospedale».

«Mi sembra un passaggio importante per l’ospedale erbese, la speranza è che la nuova proprietà faccia le cose in maniera giusta e a favore della cittadinanza, è importante mantenere alta l’attenzione per i pazienti - spiega Cinzia Bolognesi -. Sono ottimista, spero facciano le cose per bene».

Decisamente più critica la posizione di Laura Mariani: «C’è preoccupazione, ma in realtà la preoccupazione c’è da diversi anni, stanno demolendo la sanità pubblica per farla diventare privata e a scopo di lucro. Credo che sia ormai una situazione chiara a tutti, da almeno due anni i medici di base non si occupano di curare i pazienti come accadeva prima, una situazione in continuo peggioramento».

C’è chi dall’ospedale è appena uscita come Morena Ferretti: «Mi sono sempre trovata bene con il Fatebenefratelli e anche recentemente ho avuto bisogno e non posso lamentarmi. Ieri però sono entrata per ritirare un referto e non sono riuscita a prenderlo, ho aspettato oltre 30 minuti e ho dovuto pagare anche un euro di sosta, forse bisognerebbe riorganizzare un attimo la situazione perché è illogico per prendere un referto debba stare in coda con chi deve prenotare una visita». 

C’è anche chi, ma poi non lascia nome e cognome, esprime la contrarietà a un avvicendamento che porta a perdere lo spirito della onlus .- quale era con l’ospedale gestito dai religiosi - a favore di un’impresa che lavora nella logica del profitto.

Il gruppo

Lifenet Healthcare (società partecipata al 44,7% da Exor, la holding controllata dalla famiglia Agnelli che detiene anche il 63% della Juventus e il 23% della Ferrari, ndr) ha acquistato l’ospedale di Erba con l’accordo del 22 dicembre scorso. I dipendenti e tutti i contratti in essere con Fatebenefratelli sono passati alla nuova società Ospedale di Erba srl che verrà progressivamente acquisita da Lifenet. Alla società sono passati i 447 dipendenti e la struttura con 231 posti letto. L’ospedale è stato costruito e gestito dall’ordine dei frati di San Giovanni di Dio in modo più o meno diretto sin dal 1921, data dell’acquisto del terreno.

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