Mattia, ecco il “genio” dell’astrofisica: il suo progetto vale un milione e mezzo

Sormano Grazie al finanziamento ottenuto, Sormani vuole creare un team italiano di studio. Al centro della ricerca galassia e buchi neri. «Svilupperò nuovi modelli teorici all’avanguardia»

Se ci sono dei cervelli in fuga, c’è anche chi ha intenzione di rientrare in Italia portando in dote conoscenze e finanziamenti. È il caso di Mattia Sormani, nato a Erba e cresciuto a Sormano: l’astrofisico ha ottenuto un milione e mezzo di finanziamento con cui intende creare un team italiano di studi. Dopo aver frequentato il Liceo scientifico Galileo Galilei di Erba, Sormani si è laureato in fisica alla Scuola Normale di Pisa nel 2012, ha poi svolto un dottorato in astrofisica teorica alla Università di Oxford, nel Regno Unito. Mattia ha recentemente vinto uno Starting Grant dell’European Research Council (ERC), un finanziamento pari a 1,5 milioni di euro, per un progetto di ricerca che studia il trasporto di materia verso il centro della Via Lattea, la Galassia in cui viviamo. L’astrofisico, dopo quasi un decennio di esperienze di ricerca all’estero divise tra Germania e Regno Unito, ha intenzione di portare il finanziamento in Italia, creando qui il suo gruppo di ricerca.

La spiegazione del progetto

Ecco come ci spiega il suo progetto: «Una delle questioni irrisolte più importanti dell’astrofisica moderna è capire come la materia venga trasportata dalle zone esterne fino alle zone centrali delle galassie, dove alimenta i buchi neri supermassici, creando i motori più potenti dell’universo, i cosiddetti “Nuclei Galattici Attivi”, i quali con la loro incredibile energia plasmano la formazione e l’evoluzione delle galassie. La mia idea è di usare la nostra Galassia, la via Lattea, come modello per capire questo processo. Il vantaggio è che vivendoci dentro possiamo osservarla molto più in dettaglio di qualsiasi altra Galassia, si pensi ad esempio che il centro della nostra Galassia è centro volte più vicino di quello di Andromeda, che è la galassia più vicina a noi se escludiamo la Via Lattea. Nel mio progetto svilupperò nuovi modelli teorici all’avanguardia e userò dati osservativi di ultima generazione»

Eccellenza come criterio di selezione

Il programma ERC, creato dall’Unione Europea nel 2007, finanzia ricercatori di talento per svolgere “ricerca di frontiera” in qualsiasi disciplina. L’eccellenza è l’unico criterio di selezione: eccellenza del ricercatore principale e del progetto di ricerca proposto. I ricercatori finanziati decidono i propri obiettivi di ricerca e il modo migliore per realizzare il proprio progetto (compresa l’équipe di cui hanno bisogno per portare avanti la ricerca). La selezione avviene attraverso un rigoroso processo di revisione tra pari che coinvolge una commissione specialisti ed esperti esterni.

«Il finanziamento permette grande flessibilità su come gestire il progetto ed è legato al ricercatore, non all’università, e può quindi essere trasferito se il ricercatore si sposta. Io inizialmente ho presentato il progetto con l’Università di Heidelberg, in Germania, ma sono intenzionato a spostarlo in Italia, anche se i dettagli del trasferimento sono ancora in corso di definizione. Vincerlo non è stato facile, ma voglio ringraziare tutta la mia famiglia, tra cui mia moglie Viviana e la mia nonna Nicla che mi hanno sempre incoraggiato e supportato». Di certo la Lombardia riaccoglierebbe volentieri Sormani, figlio del sindaco di Sormano e orgoglio del Triangolo Lariano.

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