Il magazzino del boss viene affidato alla Caritas. Diventerà un centro di “riuso solidale”

Erba Firmato l’accordo tra Comune e parrocchia per lo spazio di 184 metri in via Manara. «Allestiremo uno spazio espositivo con elementi d’arredo ed elettrodomestici in buono stato»

Il magazzino del boss diventa uno spazio espositivo per elementi d’arredo ed elettrodomestici, che finiranno nelle case delle famiglie meno abbienti. Il Comune di Erba ha firmato un accordo con la parrocchia di Santa Maria Nascente, che gestirà lo spazio da 184 metri in via Manara attraverso la Caritas fino al 31 dicembre 2026: dello stesso complesso confiscato a Ruggero Cantoni fanno parte anche due appartamenti utilizzati come alloggi d’emergenza. Del progetto si sono occupate l’assessore alle politiche sociali Anna Proserpio e la consigliera comunale Giovanna Marelli nelle vesti di responsabile della Caritas erbese.

Trasferimento

Gli immobili di via Manara, che comprendono il magazzino da 184 metri quadrati con annesso ufficio e bagno, sono stati trasferiti al Comune nel 2010 da parte dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. Se gli appartamenti sono sempre stati utilizzati come alloggi d’emergenza, in passato hanno ospitato anche profughi, il magazzino era stato concesso al Centro di Ascolto del Decanato di Erba, che ha poi restituito le chiavi.

Nel marzo 2023 la parrocchia di Santa Maria Nascente e la Caritas hanno presentato al Comune il progetto “Riuso Solidale – Dono + Riciclo + Riuso: Condivisione”, chiedendo la concessione a titolo gratuito dello spazio.

Riuso solidale

«Il progetto - spiega l’assessore Proserpio - sostiene la cultura del dono e della solidarietà. L’obiettivo è far sì che mobili, elettrodomestici, oggettistica per la casa e componenti d’arredo in buono stato non vengano buttati, ma siano donati a famiglie in difficoltà. Saranno utili per arredare le case della rete di accoglienza Caritas e più in generale per aiutare le famiglie in difficoltà economica ad arredare casa contenendo i costi».

Solo nel 2022, circa ottanta famiglie hanno beneficiato del servizio di riuso solidale. «Negli anni sia l’offerta che la richiesta sono aumentate - dice Proserpio - e Caritas ha la necessità di un magazzino ampio e adeguato alle esigenze per portare avanti un progetto che ha già aiutato numerose persone in difficoltà, incentivando anche la cultura del riciclo e del riutilizzo».

Da qui la scelta di concedere il magazzino alla parrocchia, con una convenzione valida fino al 31 dicembre 2026. Caritas ha già un emporio di vestiti a Erba Alta e un emporio di generi alimentari a Ponte Lambro, il magazzino con arredi ed elettrodomestici va ad aggiungersi alla rete solidale. In seguito verranno stabilite le modalità per donare gli arredi e per poterli chiedere. Tra i beni confiscati a Cantoni c’era anche un negozio nella centralissima via Volta. Quello spazio, un anno fa, si è trasformato nel punto vendita dei dolci realizzati dai ragazzi diversamente abili della cooperativa Noi Genitori di Arcellasco: a differenza di Caritas, che ha un contratto di concessione gratuita, Noi Genitori paga un canone di affitto al Comune che viene però integralmente reinvestito nelle politiche sociali e giovanili.

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