
Iva non versata dalla società. Sequestro per 360mila euro
CARUGO - Il rappresentante legale (74 anni) è ora indagato. Sigilli della Guardia di finanza a un cascinale in provincia di Alessandria
Carugo
I sigilli sono stati messi a un cascinale in campagna, nella provincia di Alessandria, ma anche ad altri immobili, ad alcuni terreni e ad una vettura privata, arrivando al corrispettivo di 360 mila euro. Si tratterebbe, secondo un calcolo della guardia di finanza – in un fascicolo coordinato dal pubblico ministero Antonia Pavan – dell’ammontare dell’Iva non versata da una società di Carugo il cui rappresentante legale (74 anni, piemontese pure lui) è ora finito nei guai.
L’operazione è stata eseguita dai finanzieri del Comando Provinciale di Como, su delega appunto della Procura della Repubblica dopo il via libera al sequestro che era arrivato con la firma del giudice delle indagini preliminari.
Ad essere colpita è stata una società di Carugo e, come detto, il suo rappresentante legale che è ora iscritto sul registro degli indagati.
Le indagini sono state condotte dalle fiamme gialle di Erba. Il sospetto investigativo è che la società destinataria del provvedimento, operante nel settore dell’installazione di macchine e apparecchiature industriali e dell’allestimento di stand fieristici, non abbia versato l’imposta sul valore aggiunto, relativa al periodo d’imposta dell’anno 2022, dovuta in base alla dichiarazione fiscale che era stata presentata.
All’esito delle indagini eseguite dalla guardia di finanza brianzola, accertato il superamento della soglia di rilevanza penale, il legale rappresentante della società di Carugo (che come detto è un piemontese di 74 anni) è stato denunciato a piede libero per il reato di omesso versamento dell’Iva ed è stato poi proposto (ed eseguito dopo l’accoglimento della misura da parte del gip) il sequestro per equivalente dell’intero ammontare dell’imposta che si ritiene sia stata evasa.
Con l’esecuzione del provvedimento cautelare, sono stati sottoposti a sequestro tre immobili (compreso il cascinale in campagna) e terreni che si trovano nella provincia di Alessandria, nonché un’autovettura, tutti beni riconducibili al legale rappresentante della società finita nei guai. Le attività della guardia di finanza in questo ambito non sono ancora concluse.
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