La Croce Rossa “salvata” trent’anni fa: «Si può fare di nuova, lavorando uniti»

Il retroscena Già negli anni Novanta l’associazione comasca ebbe grossi problemi finanziari. Alberto Croci: «Diamo il servizio alle associazioni provinciali che operano bene sul territorio»

«La Croce Rossa di Como in crisi? Non è certo una novità, furono gli erbesi a salvarla tra gli anni Ottanta e Novanta. I responsabili dovrebbero lasciare, diamo il servizio in mano alle associazioni provinciali che operano bene sul territorio». Alberto Croci, titolare dell’azienda Téchne di Erba, ha molto da dire sulla crisi economica del Comitato di Como della Cri: il caso, che tiene banco da giorni, ricorda l’esperienza vissuta più di trent’anni fa.

All’epoca a Erba c’erano due associazioni di soccorso, l’Esab (Ente Solidarietà Alta Brianza) e la Croce Rossa, che si sarebbero poi fuse in quello che ancora oggi si chiama Lariosoccorso. Croci conosceva bene gli animatori dei due gruppi ed ebbe un ruolo di primo piano nella nascita del Lariosoccorso.

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