La petizione dei dializzati: «Valiamo meno dei cani»
Mariano Comense La raccolta firme per chiedere una data certa per la riapertura del reparto
Mariano Comense
Una raccolta firme per chiedere ad Asst Lariana una data certa per il rientro dei dializzati nel reparto di Mariano. È quella promossa dal portavoce dei pazienti, Filippo Fiorito, che ha messo nero su bianco i disagi che vivono le persone costrette a raggiungere Como e Longone al Segrino per effettuare la terapia salvavita da agosto, quando ha chiuso il centro marianese per fare spazio al cantiere di riqualificazione della palazzina che lo ospita all’interno del presidio “Felice Villa”.
Il documento verrà consegnato oggi ai vertici dell’azienda sanitaria riuniti all’ospedale di Cantù per parlare coi sindaci del distretto della Città del Mobile e di Mariano.
«La promessa dell’azienda che rientreremo nel centro marianese entro fine dicembre si scontra con la realtà di un cantiere che è sempre fermo» rimarca Fiorito, che motiva il secondo atto della protesta avviata un mese fa davanti al “Felice Villa”. Allora i dializzati si erano presentati all’ingresso del presidio, fotografando con gli occhi un intervento non solo rimasto immobile da agosto, ma anche troppo “silenzioso” per essere un rifacimento delle facciate. «Dopo la protesta hanno portato un generatore di corrente in cantiere - osserva Fiorito - poi non è seguito nulla, ma questa chiusura a noi crea dei disagi».
Disagi descritti nella raccolta firme che racconta come i pazienti siano costretti a stare fuori otto ore per farne quattro di terapia.
«Ci hanno smistati tra Como e Longone al Segrino - ricorda Fiorito - con tutte le difficoltà nel raggiungere i centri per i non vendenti, gli ottantenni e gli ultranovantenni che devono rispiegare come venire attaccati, le allergie e altre necessità: a Mariano eravamo una famiglia, ora siamo dei numeri da ridistribuire». Poi un amaro commento: «Avessero chiuso il canile di Mariano ci sarebbe stata una sommossa popolare. Invece hanno chiuso la dialisi: valiamo meno di un cane».
Da qui la raccolta firme che ha coinvolto tutte e dodici le famiglie dei pazienti in carico sino ad agosto al centro di Mariano. «Non l’abbiamo promossa per criticare l’azienda, ma per smuoverla e portarla a fissare una data del nostro rientro al “Felice Villa” perché sia un ritorno definitivo» aggiunge Fiorito, che indirettamente ricorda come i pazienti siano costretti, per la seconda volta in nove anni, a confrontarsi con i disagi di un trasferimento in altre strutture della provincia di Como a causa di un cantiere di riqualificazione del centro.
Contattata Asst Lariana, la stessa ha spiegato che risponderà alle domande dei pazienti nell’incontro delle 17.30 di oggi
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