
La proposta choc: «Abbattiamo i lupi»
Il caso Dopo la denuncia dell’allevatore a Sormano, interviene l’ex sindaco di Asso, Aceti: «Le leggi ci sono, cacciamoli per evitare danni»
Sormano - Asso
La presenza dei lupi nel Triangolo Lariano ha acceso un’animata discussione, anche alla luce di alcuni attacchi a danno di animali da allevamento.
In particolare è l’ex sindaco di Asso Tiziano Aceti ha rinfocolare la polemica, dopo ulteriori attacchi e la perdita di altri capi per il pastore Davide Cagliani di Oggiono, da anni d’estate con il gregge al Pian del Tivano a Sormano.
Sembra che gli animali scomparsi, si presume a causa del lupo, sui settecento portati al Piano siano ormai una quarantina. L’ex sindaco di Asso Aceti, attuale capogruppo di minoranza in paese, chiede si abbatta il predatore: «Le leggi ci sono, c’è un reale problema che sta portando alla scomparsa di diversi capi per questo allevatore, sarebbe giusto attivarsi per poter cacciare i lupi in considerazione dei danni che stanno facendo nel territorio. È una possibilità prevista dalla legge».
La proposta
Aceti fa proprie le lamentele del pastore di Sormano: «Sta vivendo una situazione decisamente complicata, con la scomparsa di un numero importante di capi che per lui rappresentano il sostentamento. Credo sia il caso di intervenire».
Già negli scorsi mesi avevamo portato all’attenzione, per quanto riguarda Sormano, le riprese di una foto-trappola che documentavano la presenza di un branco di cinque lupi praticamente in paese.
Il sindaco di Sormano Giuseppe Sormani non ha comunque ricevuto particolari segnalazioni dai suoi cittadini sul tema lupi: «Noi, come Comune di Sormano, non abbiamo ricevuto alcuna lamentela, ho letto come tutti su La Provincia di questa situazione vissuta dall’allevatore Cagliani. Chiaramente i lupi sono stati visti in gruppo, e ci sono anche le riprese delle foto-trappole, ma non mi risulta abbiano fatto particolari danni in paese, a parte, appunto all’allevatore».
Sormani non vuole intervenire nella discussione: «Ci sono degli enti preposti, delle persone che hanno le competenze per gestire questo fenomeno. Fidiamoci di chi fa questo di lavoro. Io personalmente non mi intendo di lupi e lascerei appunto fare, mi sembra ci siano persone preparate che se ne occupano. È innegabile ci siano, logico pensare che vengano visti considerando l’alta frequentazione delle nostre montagne, ma non mi spingo oltre in valutazioni tecniche che non mi competono».
La situazione
Il pastore sarebbe partito con 700 capi da Oggiono per portarli in alpeggio a Sormano e quasi 40 capi sono ormai scomparsi: verosimilmente attaccati dal predatore. Con i suoi 700 capi – in gran parte pecore – Cagliani è l’ultimo allevatore rimasto con un numero di animali tanto importante a praticare una lunga transumanza da Oggiono a Sormano e a tenere puliti i terreni verso il Monte San Primo e il Palanzone.
L’allevatore spiegava di non riuscire più a proteggere i suoi animali nonostante le recinzioni, la sorveglianza e gli accorgimenti adottati. Cagliani, spiegava in queste pagine, di essere pronto a rinunciare al suo gregge portando, dall’anno prossimo, a Sormano solo qualche asino.
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