La scomparsa di Mandelli, l’uomo che ha prodotto la sit-com “Casa Vianello”

Erba Aveva 83 anni e da sempre abitava in città. I lavori con Iacchetti. Gerry Scotti: «Mai conosciuta una persona più gentile e preparata di Nanni»

Ha prodotto alcune delle sit-com di maggior successo della televisione italiana, su tutte “Casa Vianello” dei mitici Sandra e Raimondo, e ha collaborato con molti personaggi dello spettacolo, da Gerry Scotti a Enzo Iacchetti.

Nanni Mandell i è morto venerdì sera all’età di 83 anni, il funerale è stato celebrato lunedì nella chiesa di Santa Maria Nascente: lascia la moglie Alice Zappa e otto nipoti che hanno visto in lui una figura paterna.

«Nanni - racconta la nipote Giulia Gorgoglione - era un uomo colto, intelligente, profondo e carismatico. Ha donato tanto a chi gli è stato vicino, ai suoi collaboratori e agli italiani che hanno riso guardando le sue sit-com. Sarebbe stato un papà straordinario per noi nipoti, da zio ci ha sempre trattati come dei figli».

Master il comunicazione

Nato a Merate, Mandelli ha sempre vissuto in centro a Erba con la moglie. «Ha studiato al Manzoni di Lecco, poi ha preso due lauree (in legge e scienze politiche) e ha fatto un master in comunicazione, anche se all’epoca aveva forse un altro nome. Con noi nipoti è stato meraviglioso, ci ha fatti ridere tantissimo, ci ha trasmesso la passione per la vela e per le lingue. I suoi racconti erano sempre divertentissimi».

Giulia ha ricevuto un messaggio di condoglianze anche da Gerry Scotti: «Mi ha scritto che in tanti anni di lavoro non ha mai conosciuto una persona brava, preparata e gentile come il Nanni». Anche l’attrice lecchese Maria Amelia Monti ha fatto visita ai familiari. A raccontare il Mandelli professionista è Maurizio Sangalli, scrittore e autore televisivo erbese che deve tanto all’amico Nanni.

«Ho iniziato a lavorare come autore a Milano negli anni Ottanta, scrivevo per la radio, per il teatro, per il cabaret, provavo di tutto. Un giorno venni a sapere che a Erba, nella mia città, c’era un produttore televisivo che in quel periodo curava “Casa Vianello”: lo contattai, mi rispose e mi invitò sul set, dove incontrai anche Sandra e Raimondo».

Nanni era un uomo generoso. «Mi fece scrivere cinque puntate di prova, mi corresse i testi e mi aiutò molto a comprendere il funzionamento delle sit-com. In seguito, nei primi anni Duemila, mi chiamò come autore per “Il Mammo”, una sit-com con Enzo Iacchetti».

Generoso

Sangalli ricorda «il produttore più intelligente, capace e costruttivo che abbia mai incontrato. Era uno dei pochi produttori esecutivi della televisione italiana con una vena fortemente artistica, era fantasioso e creativo, un cabarettista prestato alla produzione. E poi era coltissimo, sapeva sempre tutto».

Parlare con il Nanni era un piacere. «Aveva migliaia di aneddoti da raccontare sulla televisione italiana, conosceva tutti. Del resto c’era lui dietro a molte delle trasmissioni con cui siamo cresciuti all’epoca della televisione commerciale, prima delle pay-tv e dei servizi streaming che spopolano oggi. Gli ho consigliato spesso di scrivere un libro con i suoi aneddoti, ma non c’è stato il tempo».

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