La tata di mezzo secolo fa sui social: «Vorrei ritrovare i “miei” bambini»

Canzo L’appello della donnache negli anni Settanta aveva soggiornato in una villa del paese

La storia è bella e merita un lieto fine: un abbraccio, un saluto, un incontro nello stesso giardino. Una bambinaia degli anni Settanta, dopo cinquant’anni, vuole avere notizie dei bambini a cui ha dedicato il suo amorevole impegno quando erano piccoli.

Ora l’età è avanzata, quindi per farlo ha chiesto ad un’amica di utilizzare il sistema più rapido, i social, per ritrovare la famiglia. In realtà la donna ha una buona mole di dati con cui lavorare e non dovrebbe avere difficoltà a centrare l’obiettivo. Ha il cognome della famiglia, i nomi dei bambini e una bella foto in bianco e nero della villa. Per altro - come molti soprattutto appunto negli anni Settanta - la famiglia si divideva tra Milano e Canzo.

L’appello è stato postato da Roberta Raiola su “Sei di Canzo se...” il gruppo del paese: «Ho bisogno di notizie circa la famiglia Carimati che abitava nella casa della foto. La mamma di una mia amica è stata la loro babysitter negli anni Settanta, si è occupata dei loro bambini e vorrebbe tanto sapere come stanno. Qualcuno può darmi notizie?».

La donna poi aggiunge qualche elemento in più, di certo utile per arrivare alla famiglia: «Il papà dei bambini era il notaio Carimati. Nessuno conosce questa famiglia? I bambini si chiamavano Giuseppe e Stefania. A Milano abitavano in via Monti. Non sappiamo altro. Abbiamo trovato delle persone con il nome e cognome corretto su Facebook ma non sono purtroppo loro, stiamo continuando la ricerca sperando di arrivare ad uno dei figli».

Insomma molti elementi ma non sembra facile ritrovare la famiglia che magari si è spostata da Canzo. Qualcuno chiede di sapere di più sulla posizione della villa, se si trova magari verso la località Gajum o vicino alla strada ferrata.

Qualcun altro suggerisce il nome di un notaio milanese ritiratosi dal lavoro, la ricerca insomma è tuttora in corso e sembra essere ancora in alto mare. Di certo c’è la bellezza di una piccola storia d’affetto, che neppure il tempo ha saputo cancellare.

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