Lo smottamento dimenticato: da 16 anni c’è un telo

Asso Nel 2008 a Santa Rita un muro aveva ceduto sulla provinciale. Da allora è coperto da un telo nero. Il sindaco: «Presto un incontro»

Sono trascorso sedici anni dallo smottamento, ma a parte il terreno, non si è più mosso nulla. Si attende infatti dal 2008 un intervento risolutivo per la frana lungo la Valassina in località Santa Rita, ormai dimenticata e da allora nascosta sotto un telo di plastica nero. La zona interessata è di proprietà privata e si fatica a trovare una soluzione.

Ovviamente nell’immediatezza dei fatti, subito dopo il cedimento del muro si era intervenuti per rimuovere il materiale franato e procedere con una prima sommaria messa in sicurezza. Poi però basta: una situazione che, nonostante il tempo passato, continua ad essere potenzialmente pericolosa sia per chi percorre la provinciale sia per chi utilizza la strada consortile sopra lo smottamento.

Ora l’argomento torna di attualità perché sarà trattato in un prossimo incontro tra il Comune e l’Amministrazione Provinciale, proprietaria della strada, nel quale Asso rimarcherà la situazione pericolosa Il problema principale di questa vicenda è il rimbalzo di competenze tra privato e pubblico: «Abbiamo in programma un incontro con l’amministrazione provinciale - spiega il sindaco Tiziano Aceti - in cui porteremo all’attenzione questo problema, che va risolto. Crediamo che in questo momento ci sia la possibilità di raggiungere un accordo per un intervento».  Finalmente

Inutile dire che in questo periodo con le forti piogge diventa ancora più necessario arrivare a una soluzione per evitare rischi inutili per il tratto di provinciale in località Santa Rita. Già nel 2010 i residenti si erano lamentati dei ritardi e alcuni di loro avevano firmato una lettera inviata al prefetto chiedendo un intervento e rimarcando come fossero passati già due anni dalla frana.

L’appello

Ora di anni ne sono passati sedici ma la situazione è immutata. Tanto che si possono tranquillamente riutilizzare le parole scritte dai cittadini nella missiva al Prefetto del 2010: «Sono ormai due anni che conviviamo con questo squarcio presente di fianco alla Strada provinciale per Bellagio, una situazione di pericolo per le auto in transito e per i pedoni – spiegavano gli abitanti dell’area in queste pagine allora -. Noi ci siamo già mossi chiedendo un intervento ma per ora a parte piccole opere di messa in sicurezza non è stato fatto nulla. Sembra ci sia un problema di responsabilità economiche dell’intervento, tra l’amministrazione provinciale e i proprietari della strada che passa sopra il muro. Noi diciamo: intervenite e poi decidete chi deve pagare, intanto però intervenite».

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