Lotta all’evasione: dall’Imu non versata
si punta a incassare oltre 900mila euro

Erba, è l’obiettivo dichiarato della Giunta nel bilancio. Non verranno alzate le tasse per chi già le paga ma sarà verificata la regolarità delle aree edificabili

Erba

Gli incassi per l’anno in corso si prospettano soddisfacenti, ma l’amministrazione guarda avanti. Nel 2026 il Comune di Erba conta di incassare poco meno di un milione di euro dalla lotta all’evasione tributaria: il dato è contenuto nella nota di accompagnamento al bilancio di previsione 2026-2028, che verrà discusso a dicembre dal consiglio comunale.

La relazione allegata al bilancio, scritta dalla dirigente del settore finanziario Milena Mazzoni in collaborazione con i funzionari, dedica ampio spazio al tema dell’evasione fiscale. La premessa è fondamentale: nel 2026 «il Comune di Erba intende mantenere invariata l’imposizione fiscale, obiettivo che viene perseguito anche mediante la costante attività di verifica al fine di ampliare la base imponibile e di conseguenza le entrate locali».

In altre parole, l’assessore alle finanze Matteo Redaelli non alzerà le tasse a carico di chi già le paga, ma invierà il conto a tutti coloro che per un motivo o per l’altro non stanno pagando il dovuto. L’ammontare complessivo della lotta all’evasione dovrebbe raggiungere quota 935mila euro di accertamenti.

Gran parte della somma è legata all’Imu, l’ambito in cui si registra il maggior tasso di elusione. A questo proposito, si legge nella relazione della dirigente, «l’ufficio tributi procede all’attività di accertamento tramite l’utilizzo di uno specifico applicativo e incrociando la banca dati Imu con le altre banche dati comunali (anagrafe dei residenti e pratiche edilizie) e con quella catastale».

Tra 2026 e 2027 proseguirà in particolare «l’attività di verifica Imu sulle aree fabbricabili intrapresa nel corso del 2024»: si tratta di verificare che i proprietari dei terreni edificabili stiano effettivamente pagando il dovuto, o che nel frattempo non abbiano realizzato delle costruzioni. Nell’anno in corso, particolare attenzione è stata posta poi al corretto pagamento dell’Imu nel 2020: l’entità degli avvisi di accertamento inviati aveva già superato quota 400mila euro al 30 giugno, data dell’ultimo rilevamento.

Da quando l’ufficio tributi si è concentrato sull’Imu, è in crescita il numero dei cittadini che sceglie di regolamentare la propria posizione definendo un piano di rateizzazione (previsto per legge) che comporta l’applicazione delle sanzioni in misura ridotta.

Detto ciò, osserva la dirigente, sono comunque previsti «provvedimenti di accertamento per circa 800mila euro nelle annualità 2026 e 2027 e 950mila euro per il 2028». Il prossimo anno, insomma, gran parte dei ricavi dalla lotta all’evasione dovrebbero arrivare dall’Imu; resta da capire quanti pagheranno effettivamente dopo aver ricevuto l’avviso.

Gli avvisi non saldati passeranno nelle mani della società di recupero crediti. Attualmente è in corso la gara d’appalto per affidare il servizio nel quinquennio 2026-2030: il Comune di Erba viene da un periodo di sperimentazione con la Sogert, una società napoletana che ha raggiunto risultati mai visti prima nel campo della lotta all’evasione in città; per la prima volta, infatti, si è ricorso al pignoramento dei conti correnti degli erbesi che non pagavano il dovuto.

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