Mamma rianima l’allenatore del figlio: «Era incosciente, aveva i sintomi del gasping che precede l’arresto cardiaco»

Il caso Il mister della Faloppiese Hans Bohm è ora ricoverato in terapia intensiva a Erba. Il racconto di Ivana Riglia: «Siamo andati a prendere il defibrillatore, però non funzionava»

«Mi sono accorta che l’allenatore non stava bene, mi sono avvicinata e, poco dopo, ha perso improvvisamente conoscenza».

Sono attimi di grande tensione quelli descritti Ivana Riglia, residente a Bizzarone e volontaria della Croce Rossa, che nel pomeriggio di sabato 25 marzo ha contribuito a salvare la vita del 74enne Hans Bohm, allenatore della Faloppiese Ronago. L’uomo si trovava al centro sportivo di via Galvani a Erba, nella frazione di Arcellasco, per allenare la partita della sua squadra, nella quale milita Luca, 12 anni, figlio della sua soccorritrice. Poco prima delle 15, però, ha iniziato ad avere un comportamento insolito, ben lontano dal suo carattere grintoso e autoritario.

I soccorsi immediati

«Si è seduto in panchina e mi sembrava poco in forma - racconta Riglia - Così ho deciso di andare a sincerarmi delle sue condizioni. Gli ho misurato i parametri e gli ho proposto di spostarci in una farmacia vicina per misurargli la pressione. Mentre andavamo alla macchina, però, mi è caduto tra le braccia, privo di conoscenza».

«Ho fatto ciò che era giusto»

A quel punto, la donna, si è accorta che il mister della Faloppiese si trovava in gasping, un movimento muscolare involontario, simile a un respiro affannoso, che precede l’arresto cardiaco. Pur con grande trasporto emotivo, in quanto i due si conoscono da almeno 12 anni per via della militanza nella società di Faloppio di Mirko, il figlio più grande, Riglia ha iniziato subito la rianimazione cardiopolmonare e ha chiamato i soccorsi. Per un quarto d’ora abbondante è stata vicina all’uomo, facendo il possibile affinché il suo cuore non si fermasse. «Oltre a me, c’era un altro signore che mi ha dato il cambio durante la chiamata ai soccorsi, o nel momento in cui sono andata a prendere il defibrillatore, poi risultato non funzionante - testimonia la soccorritrice - Non so chi fosse, ma ci tengo a ringraziarlo».

Bohm, in seguito, è stato trasportato all’ospedale Fatebenefratelli di Erba ed è stato preso in carico dai medici della struttura. Si trova in terapia intensiva e la prognosi resta riservata, ma filtra ottimismo sulla sua ripresa. Provvidenziale, certamente, l’intervento di Riglia, che però non vuole sentir parlare di eroismi. «Ho fatto quello che era giusto fare - dichiara - Non voglio che il mio gesto venga fatto passare come sensazionale. Piuttosto, spero che l’accaduto possa spingere altre persone a fare il corso di primo soccorso. Più soccorritori e più defibrillatori funzionanti ci sono e più vite possiamo salvare».

La Faloppiese, nella figura del presidente Angelo Gabaglio, ha voluto ringraziarla pubblicamente: “Ha fatto un gesto bellissimo, ha salvato una vita. È una mamma che conosciamo bene, che è qui da tanto e che non possiamo non ringraziare. Un pensiero va anche ad Hans. Allena da noi da almeno 20 anni ed è molto conosciuto e stimato nel panorama calcistico comasco. Io e tutta la società gli facciamo tanti auguri. Speriamo di poterlo riabbracciare presto».

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