Maxi gru e la strada chiusa al traffico: a Erba si spostano i reperti antichi

Due giorni di lavoro per trasferire nel parco di Villa Ceriani massi avelli e sarcofaghi. La direttrice Orsenigo: «L’obiettivo è realizzare un percorso didattico accanto al museo»

Erba

Due giorni di lavoro, con autogru e strada chiusa a traffico, per realizzare nel parco di Villa Ceriani un percorso didattico tra massi avelli, sarcofagi e altri manufatti in pietra. Gli interventi sono partiti ieri e proseguiranno oggi, sotto lo sguardo attento dei curiosi: «Vogliamo finalmente valorizzare questi reperti storici che sono rimasti accatastati per anni nel cortile della villa» dice l’assessore alla cultura Paolo Farano.

L’intervento non può passare inosservato. Per tutta la giornata di ieri, via Foscolo è rimasta chiusa al traffico davanti all’ingresso della villa storica: la carreggiata è occupata da un’autogru di grosse dimensioni, chiamata a spostare (anche se di pochi metri) grossi manufatti in pietra.

«Parliamo di 16 manufatti» dice Clelia Orsenigo, direttrice del museo civico. «Ci sono due enormi massi avelli, ma anche sarcofagi, due macine, una colonna e piccole vasche. I reperti più antichi sono di epoca romana, quarto secolo dopo Cristo, i massi avelli sono del sesto secolo, per arrivare alle macine medievali e ad alcuni sarcofagi del sedicesimo secolo». Ieri sono stati spostati i reperti di dimensioni minori, spiega la conservatrice, «oggi toccherà ai massi avelli».

Di questa collezione, costruita negli anni con reperti provenienti da tutto il Triangolo Lariano, i massi avelli sono i pezzi più interessanti. Sono tombe a inumazione scavate in massi erratici di granito diffusi tra il Comasco, la Brianza, la Valtellina e il Canton Ticino, per certi versi ancora misteriosi: è probabile che fossero destinati alla sepoltura di personaggi di alto rango, ma c’è ancora molto da scoprire.

«La città di Erba con il suo museo ha custodito per decenni numerosi massi avelli e sarcofagi, che sono rimasti nel cortile interno di Villa Ceriani senza che fossero adeguatamente valorizzati» ricorda l’assessore Paolo Farano. «Ora che a Villa Ceriani ci sono in corso lavori di riqualificazione, che si concluderanno la prossima primavera in vista dell’ampliamento e della riorganizzazione del museo, abbiamo colto la palla al balzo per spostare questi manufatti nel parco».

L’obiettivo di Farano e della direttrice Orsenigo è realizzare un percorso didattico, complementare alla collezione museale. «Sarà pensato in particolare per le scuole, i ragazzi potranno passeggiare nel parco compiendo un viaggio nel tempo dal sesto al sedicesimo secolo» spiega Farano. «Prevederemo anche pannelli informativi per raccontare la storia di ognuno dei manufatti, tenendo conto che alcuni aspetti restano misteriosi: un fatto che li rende ancora più affascinanti».

Lo spostamento dei sarcofagi terminerà questo pomeriggio, ma per visitarli bisognerà attendere la prossima primavera con la riapertura al pubblico di Villa Ceriani al termine dei lavori di riqualificazione dell’immobile.

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