Migliorano le condizioni della ragazza. Ha già raccontato quei terribili minuti

Erba L’acido muriatico non avrebbe lasciato segni importanti sul viso della giovane

Sta bene (compatibilmente con quello che le è accaduto) la ragazza di 23 anni residente nell’Erbese, aggredita martedì dall’ex fidanzato che è ora in carcere in attesa dell’interrogatorio di fronte al giudice delle indagini preliminari. L’acido con cui è stata colpita al volto – comprato la mattina stessa dell’agguato in un supermercato – non avrebbe lasciato segni importanti sul volto, con però una piccola sofferenza alla cornea che viene tenuta monitorata dai medici dell’ospedale. La prognosi è stata quantificata in venti giorni.

La polizia giudiziaria del pubblico ministero Antonio Nalesso che è il titolare del fascicolo, nella mattinata di ieri è anche salita al Sant’Anna – dove la giovane è ricoverata – per ascoltare la sua versione che sarà importante nella ricostruzione che il magistrato dovrà effettuare. Non si conosce il contenuto delle informazioni raccolte, ma la pg si sarebbe intrattenuta in ospedale fino al pomeriggio, dunque per diverse ore.

Intanto, dopo questo passaggio fondamentale dell’indagine, si attende anche l’interrogatorio dell’arrestato – Said Cherrah, marocchino di 25 anni residente a Broni (provincia di Pavia) – che dovrebbe avvenire nelle prossime ore di fronte al giudice delle indagini preliminari di Como Massimo Mercaldo. L’indagato, come riferito ieri, è chiamato a rispondere al reato relativo alla «deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso». Una ipotesi che contempla pene molto elevate.

Intanto, nelle carte dell’indagine emergerebbe un precedente simile a quanto avvenuto martedì. Il ragazzo residente nel Pavese già il 29 maggio di quest’anno aveva atteso la ex compagna sul luogo di lavoro, a Erba, tendendole un agguato.

La vicenda è riassunta nelle pagine dell’inchiesta per stalking portate avanti dalla Procura di Como. Anche in quel giorno l’arrestato aveva atteso che la giovane terminasse il turno di lavoro per poi bloccarla con l’auto e afferrarla per i capelli trascinandola. Botte (sberle e pugni) che avevano lasciato alla vittima lividi in diverse parti del corpo e che le causarono la rottura degli occhiali. Una scena simile a quanto accaduto martedì, con in più però – particolare non secondario – la bottiglia di acido muriatico che per fortuna (forse perché diluita) non ha causato alla giovane danni importanti seppur la situazione è ancora tenuta monitorata.

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