Molestatore sull’autobus c40: cinque segnalazioni in pochi giorni

Polizia Donne e ragazze di giovane età dirette a scuola sono state prese di mira da un uomo, di cui hanno poi fornito una descrizione e una testimonianza, simile per molti dettagli. Sotto analisi le immagini tratte dalle telecamere di sicurezza

Cinque segnalazioni in poco più di una settimana. Descrizioni che per lo più combaciano, raccolte da Asf e girate ieri alle forze di polizia nella speranza di riuscire a identificare il molestatore in azione sugli autobus della linea C40 che da Lecco porta a Como passando per Erba. Ad essere prese di mira, palpeggiate, toccate sulle gambe e anche apostrofate con frasi volgari – stando ai racconti che nella giornata di domenica hanno iniziato a comparire sui social – sarebbero non solo donne ma anche ragazze di giovane età dirette a scuola negli istituti del centro.

L’azienda di trasporto locale, che come detto avrebbe già raccolto almeno cinque segnalazioni, avrebbe per questo iniziato a visionare i filmati delle telecamere presenti sugli autobus, elemento questo che potrebbe essere molto prezioso nel tentativo di riconoscere il molestatore della linea C40.

Per il momento, ascoltando le parole delle vittime, la descrizione punterebbe su un uomo di circa 60 anni, alto 175 centimetri, con il riporto e di corporatura robusta. Non sarebbero note altre indicazioni, se non l’ora in cui entrerebbe in azione, ovvero alla mattina presto. L’autobus sarebbe quello diretto a Como e in transito da Albese con Cassano e Tavernerio, dove il sospettato sarebbe stato visto salire. Il primo allarme è stato lanciato da una donna. L’uomo salirebbe sull’autobus C40 in partenza da Lecco alle 6.55 oppure alle 7, salendo però sul torpedone in questione nel tratto che va da Albese a Lipomo

«Compie molestie anche verso minorenni – è il racconto di una testimone – Sta diventando una vera e propria abitudine, quest’uomo sale quasi tutti i giorni. L’abbiamo già segnalato ad Asf e chiedo anche a tutte le donne di mandare all’azienda di trasporto una testimonianza».

Ed in effetti, come detto, l’azienda di trasporto pubblico locale in quest’ultima settimana, al massimo dieci giorni, avrebbe ricevuto ben cinque segnalazioni di persone diverse che tuttavia raccontavano gli stessi episodi con dettagli sovrapponibili, elementi che farebbero pensare ad una stessa persona in azione. Da ieri inoltre, dopo aver raccolto le varie testimonianze, la questione sarebbe stata girata anche alle forze dell’ordine del territorio. Pare tra l’altro che la Asf si sia mossa già da tempo, infiltrando sull’autobus della linea presa di mira dal molestatore personale in borghese nel tentativo di stanare il sospettato.

Non è la prima volta che si segnalano episodi di questo tipo. L’ultimo e più eclatante era stato, qualche mese fa, lungo la tratta che da Cantù scende a Como. Anche in quel caso le segnalazioni erano partite dal web e dai social ed erano aumentate di giorno in giorno, fin quando il sospettato era stato individuato e fermato in via Milano. Una vicenda dunque molto simile a quella che gli utenti di Asf stanno segnalando in questi giorni sulla linea C40.

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